Polo scolastico da 10 milioni di euro: presentato il progetto preliminare

La presentazione
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MONTE SAN GIUSTO Si erano spenti da qualche tempo i riflettori sulla nuova scuola primaria che doveva sorgere nel terreno acquistato dal Comune in via Madonna di Loreto. Ma se il progetto originario, quello con tanto di plastico che ancora trova posto nei corridoi vicino all’ufficio del sindaco, è destinato a finire in soffitta è perché il Comune non solo non rinuncia, ma anzi raddoppia. Martedì sera, infatti, al teatro Durastante è stato presentato il progetto preliminare per il nuovo polo scolastico che sorgerà su quello stesso lotto e che accoglierà scuola primaria e secondaria di primo grado in un unico campus.


L’idea, infatti, è nata una volta arrivati dal commissario Legnini anche i fondi per la demolizione e la ricostruzione della scuola media: perché non riunire i due plessi in un’unica area che assicuri standard di sicurezza al top, sostenibilità ambientale e continuità educativa e sociale? E così il piano, per ora al primissimo stadio, quello dello studio di fattibilità, è stato messo in mano allo studio Renzi di Grottazzolina, che ha elaborato la proposta presentata alla cittadinanza (che però ha assistito tutt’altro che in massa alla serata). «Questo è il primo passo di un percorso di confronto che ha già coinvolto l’Istituto comprensivo Lotto e che andrà avanti ovviamente nei prossimi mesi nella strutturazione del progetto – ha precisato il sindaco Andrea Gentili, affiancato sul palco dall’assessore ai lavori pubblici Claudia Re –. Puntiamo su un concetto totalmente diverso di scuola, che non sia solo un corridoio con le aule ai lati, ma una struttura dove socialità e sicurezza abbiamo un ruolo fondamentale.

I soldi a disposizione in questa fase , tra ricostruzione post sisma e Pnrr, rappresentano un’occasione che capita una volta ogni 50 anni: starà a noi sfruttare l’occasione».
Il progetto, illustrato dall’ingegnere Lorenzo Renzi, prevede sostanzialmente la realizzazione di tre grandi blocchi, sviluppati su 2-3 piani, che dovranno ospitare i circa 800 alunni e 32 classi che hanno oggi le due scuole insieme: uno per la primaria (da 3.564 metri quadrati), uno per la secondaria (da 2.142 metri quadrati) e in mezzo, a fare da “connettore” un edificio che ospiterà palestra e mensa (da 1.250 metri quadrati). Le strutture, realizzate in modo da non modificare eccessivamente la pendenza del terreno (che in alcuni punti arriva al 10%), saranno in calcestruzzo e legno e saranno quasi ad impatto energetico zero grazie all’uso di pannelli fotovoltaici e altri sistemi di riuso. Un tessuto connettivo di piazze attrezzate e una grande agorà circonderanno gli edifici, che saranno immersi in una grande area verde punteggiata da un’area sportiva all’aperto e da due parcheggi.

La viabilità sarà innestata all’esistente con la realizzazione di una bretella che transiterà davanti all’agorà principale, lungo la quale saranno disposti dei parcheggi “kiss and fly” sullo stile degli aeroporti: massimo 10 minuti di sosta per lasciar scendere i ragazzi o recuperarli al volo all’uscita. Ma l’idea di fondo è di limitare al massimo la carrabilità per favorire la mobilità dolce.


L’operazione è interamente finanziata con i 10 milioni dei fondi sisma, soldi dai quali si dovrà scomputare la demolizione della scuola media, che non sarà più effettuata. Ma i tempi? «A settembre incontreremo gli studi di progettazione indicati da Invitalia, se non ci saranno intoppi entro settembre 2023 potrebbe partire il cantiere», ha precisato Gentili. E poi ci vorranno un paio d’anni per realizzare il tutto. Il futuro, insomma, non arriverà domani mattina. Ma da qualche parte bisogna pur cominciare. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico