Un carabiniere spara, ladro in coma «Volevo evitare l'auto, è partito un colpo»

Un carabiniere spara, ladro in coma «Volevo evitare l'auto, è partito un colpo»
MONTE SAN GIUSTO - «Volevo evitare l’auto, mi sono sbilanciato ed è partito un colpo». Si difende così l’appuntato che ha intimato l'alt...

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MONTE SAN GIUSTO - «Volevo evitare l’auto, mi sono sbilanciato ed è partito un colpo». Si difende così l’appuntato che ha intimato l'alt a un'auto sospetta, che è schizzata via senza fermarsi. Poi uno sparo, il bandito colpito è in coma irreversibile. E' piombato in una storia più grande di lui è dentro la stazione dei carabinieri di Monte San Giusto. Quella che per mille e mille giorni l’ha visto al servizio dello Stato, oggi lo squadra accigliata come sicuro indagato. Lo sarà per certo oggi quando la Procura individuerà il capo di imputazione in lesioni colpose per eccesso di legittima difesa. Si parte da qui, dal faro acceso all’esterno della stazione mentre all’esterno c’è il vuoto. Piove, fa freddo, intorno c’è una comunità che si interroga su quello che è successo prima di cena. Che i furti siano una piaga della provincia non è un problema solo di Macerata e a Monte San Giusto, i carabinieri e la stazione vengono ritenuti un presidio molto importante, anzi fondamentale in fatto di sicurezza.


Intorno alle vie della stazione non si parla d’altro. Originario di Bari, circa 45 anni, sposato con due figli, l’appuntato è da diversi anni in servizio a Monte San Giusto. Viene descritto «come una persona dedita al lavoro, equilibrata e con alle spalle una condotta professionale molto scrupolosa». Quando si chiede in giro sul suo conto, la reazione della gente è unitaria, fa scudo sul servitore dello Stato: «Ma scriverete contro di lui? Lui è soltanto una vittima e noi non ne possiamo più di questi maledetti furti. Siamo sotto assedio di questi banditi che a ondate ci perseguitano e i carabinieri si fanno in quattro per proteggerci». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico