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FIASTRA Ci saranno altri sei mesi di indagini per accertare eventuali responsabilità sulla morte del 47enne Michele Sensini, guida escursionistica deceduta il 28 giugno del 2022 dopo essere precipitata con la bici per 50 metri in un burrone, lungo il sentiero che conduce alle Gole del Fiastrone, dove si era recata per un sopralluogo.
Lo ha deciso il Gip Claudio Bonifazi, a seguito dell’udienza di opposizione all’archiviazione presentata dalla famiglia della vittima. È indagato per omicidio colposo proprio il primo cittadino Scaficchia. Disposti un nuovo interrogatorio per il primo cittadino Scaficchia e l’audizione dei due testimoni citati dalla famiglia Sensini, le due guide escursionistiche che il giorno della tragedia, un’ora dopo Sensini, si erano recate lungo il sentiero, anche loro per un sopralluogo.
La ricostruzione
Il pm Enrico Riccioni, al termine degli accertamenti, ha chiesto l’archiviazione del procedimento nei confronti di Scaficchia, non rilevando responsabilità penali.
La versione del sindaco Scaficchia è desumibile dall’interrogatorio reso ma a potrà essere utile l’audizione delle due guide, in particolare per conoscere se fossero state rese edotte e, se sì, in quali termini e con quali modalità, che il percorso boschivo era stato vietato al transito e per quali ragioni specifiche, che il sentiero Gole del Fiastrone era stato riaperto e se per accedere al sentiero numero 342 fino a valle il tratto ove è avvenuto l’incidente fosse l’unico praticabile oppure vi fossero anche percorsi alternativi, facendo infine specificare loro se le medesime circostanze fossero conosciute anche da Sensini e se risulta loro che la riapertura dell’area Gole del Fiastrone alle escursioni fosse stata caldeggiata al sindaco dallo stesso Sensini».
La reazione
Soddisfatti i familiari di Sensini: «Eravamo sicuri che non ci fossero elementi per archiviare il procedimento. Le indagini, seppure incomplete, hanno già fatto emergere una lunga serie di contraddizioni ed evidenti responsabilità. Siamo fiduciosi che, approfondendole e ascoltando altri testimoni, sarà rimosso ogni dubbio». Non entra nel merito il sindaco Scaficchia: «Il Gip ha disposto nuovi accertamenti, visto che la vicenda giudiziaria è ancora in corso non ritengo corretto rilasciare dichiarazioni».
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Corriere Adriatico