CIVITANOVA - Nessuno li ha richiesti, nessuno ne ha denunciato il furto, nessuno si è palesato come proprietario. Per cui, come prevede la legge, i veicoli trovati in stato...
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Un caso in cui il proprietario non è identificabile, è irreperibile oppure semplicemente è rinunciatario del veicolo. Che, dunque, è stato avviato alla demolizione. Come una Mercedes E 220, più “anziana” rispetto alla collega inglese, essendo stata immatricolata nel 1996. Provenienza, però, in questo caso locale: risulta infatti nel registro della provincia di Macerata. È ascolana invece la provenienza della terza vettura che andrà al cimitero delle auto, l’unica utilitaria del gruppo, una Fiat Punto del 1999. Dopo 60 giorni dal rinvenimento su suolo pubblico, in assenza di denunce di furto o procedure esecutive, i mezzi diventano di proprietà dell’ente proprietario del suolo in cui sono state trovate. In questo caso il Comune.
Verso la demolizione anche uno scooter 50 modello Aprilia Sonic. Come pure quattro biciclette (marche Inan, Kosmic e Velomarche). Solo di una, per di più senza pedali, non è stato possibile stabilire casa di produzione e modello. Per il codice della strada, e quindi per la polizia locale che ha stilato l’elenco, tali mezzi sono chiamati ancora “velocipedi”. Il centro di raccolta autorizzato dal Comune è l’Andreozzi di Mogliano. Qui i tutti i mezzi saranno trasportati dalla ditta Capozucca, anch’essa convenzionata con il Comune. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico