Il Comune fa demolire otto mezzi abbandonati. Ci sono anche Jaguar e Mercedes

La polizia locale
CIVITANOVA - Nessuno li ha richiesti, nessuno ne ha denunciato il furto, nessuno si è palesato come proprietario. Per cui, come prevede la legge, i veicoli trovati in stato...

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CIVITANOVA - Nessuno li ha richiesti, nessuno ne ha denunciato il furto, nessuno si è palesato come proprietario. Per cui, come prevede la legge, i veicoli trovati in stato di abbandono su suolo pubblico, verranno demoliti. Verso i compattatori sono stati avviate tre automobili, un ciclomotore e quattro biciclette. Di un certo livello, anche se in pessimo stato, le automobili sequestrate dalla polizia locale di Civitanova. C’è infatti una Jaguar Stype immatricolata nel gennaio del 2000 nella provincia di Roma. Si tratta di un tremila di cilindrata. Auto che è stata per diversi anni uno status symbol. Quella ritrovata a Civitanova di anni ne aveva più di 20. Dalla data di rinvenimento sono trascorsi più di 60 giorni e nessuno l’ha reclamata.


 
Un caso in cui il proprietario non è identificabile, è irreperibile oppure semplicemente è rinunciatario del veicolo. Che, dunque, è stato avviato alla demolizione. Come una Mercedes E 220, più “anziana” rispetto alla collega inglese, essendo stata immatricolata nel 1996. Provenienza, però, in questo caso locale: risulta infatti nel registro della provincia di Macerata. È ascolana invece la provenienza della terza vettura che andrà al cimitero delle auto, l’unica utilitaria del gruppo, una Fiat Punto del 1999. Dopo 60 giorni dal rinvenimento su suolo pubblico, in assenza di denunce di furto o procedure esecutive, i mezzi diventano di proprietà dell’ente proprietario del suolo in cui sono state trovate. In questo caso il Comune. 

Verso la demolizione anche uno scooter 50 modello Aprilia Sonic. Come pure quattro biciclette (marche Inan, Kosmic e Velomarche). Solo di una, per di più senza pedali, non è stato possibile stabilire casa di produzione e modello. Per il codice della strada, e quindi per la polizia locale che ha stilato l’elenco, tali mezzi sono chiamati ancora “velocipedi”. Il centro di raccolta autorizzato dal Comune è l’Andreozzi di Mogliano. Qui i tutti i mezzi saranno trasportati dalla ditta Capozucca, anch’essa convenzionata con il Comune. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico