Inchiesta sulla neonata morta in casa, il legale dei genitori: «La telefonata al 118 è stata immediata»

Inchiesta sulla neonata morta in casa, il legale dei genitori: «La telefonata al 118 è stata immediata»
MATELICA- «La chiamata al 118 è stata pronta e contestuale. I genitori sono sotto choc, tutta la famiglia chiede un momento di silenzio». All’indomani...

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MATELICA- «La chiamata al 118 è stata pronta e contestuale. I genitori sono sotto choc, tutta la famiglia chiede un momento di silenzio». All’indomani dell’autopsia eseguita su quel piccolo corpicino di poco meno di tre chili, parlano i legali dei genitori della neonata. Gli avvocati Massimiliano Ciaboco, Daniele Carmenati e Giovanni Fattorini che tutelano la mamma di 38 anni e il compagno, di pochi anni più grande, stanno ricostruendo anche loro, parallelamente all’attività di indagine della Procura di Macerata, quello che è accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsi quando la donna, già madre di due figli, ha dato alla luce la sua terzogenita morta, sembra, subito dopo il parto in casa. 

 

«I genitori si trovano in stato di choc e prostrazione in seguito all’evento traumatico che hanno vissuto – spiega l’avvocato Ciaboco –. La mamma è fuori pericolo di vita e sicuramente questo è già molto importante. Stanno chiaramente vivendo un lutto emotivo che dovranno elaborare lentamente». La donna ai soccorritori chiamati dal compagno aveva detto di non sapere di essere incinta (era arrivata a circa 35 settimane), e su questo punto il legale ha precisato che «la consapevolezza circa lo stato di gravidanza è al vaglio dei medici e periti che stanno verificando proprio la possibilità di questa circostanza». Tra l’altro proprio la telefonata fatta al 118 e registrata è stata acquisita dagli inquirenti. «Il 118 – ha puntualizzato il legale - è stato chiamato contestualmente al verificarsi dell’evento ed è stata una chiamata pronta e contestuale operata dal compagno». Infatti, oltre ad appurare se la chiamata sia stata fatta nell’immediatezza o meno (la morte della piccola sarebbe avvenuta verso le 3 del mattino di domenica), gli inquirenti dovranno accertare cosa il compagno abbia detto all’operatore, se ha riferito delle difficoltà della figlia appena nata o dell’emorragia della madre.

La coppia è indagata per infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale e omicidio colposo. «Le ipotesi di reato – aggiunge il legale - sono attualmente colpose e si precisa non volontarie, i clienti sono infatti attualmente solo indagati; si sta lavorando per conoscere la verità medico-legale nel susseguirsi degli eventi al fine di comprendere lo spessore delle responsabilità. Considerata la vicinanza degli eventi che hanno accompagnato il tragico episodio, attualmente i genitori vivono momenti emotivamente troppo forti che non consentono il rilascio di ulteriori dichiarazioni; tutta la famiglia chiede un momento di silenzio al fine di elaborare il lutto e per consentire di apprestare le migliori cure e amore genitoriali in favore dei due figli minori».

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Corriere Adriatico