Matelica, è morto Gino Gagliardi uno dei padri del Verdicchio

Gino Gagliardi
MATELICA - Il mondo imprenditoriale matelicese è in lutto per la  morte di Gino Gagliardi. L'imprenditore, fondatore della  Cantina che porta il suo...

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MATELICA - Il mondo imprenditoriale matelicese è in lutto per la  morte di Gino Gagliardi. L'imprenditore, fondatore della  Cantina che porta il suo cognome, si è spento domenica  sera a 87 anni, nella sua casa di via Merloni.  Conosciuto in tutta la provincia e non solo, per essere  stato il promotore della vendita del vino imbottigliato,  Gagliardi ha dedicato tutta la sua vita al Verdicchio.  Dopo aver iniziato la sua attività negli anni Cinquanta,  Gagliardi ha portato una vera e propria rivoluzione nel  mondo vitivinicolo. “Un ricordo di mio padre - ha detto  Umberto Gagliardi che ora ha preso in mano le redini  della Cantina - è quello di essere stato il primo in  provincia di Macerata a vendere il vino imbottigliato e  non più sfuso. Ha seguito l'azienda fino allo scorso  mese di luglio, quando una operazione ha iniziato a  debilitarlo. Prima dell'intervento, mio padre veniva con  me in azienda e gli mostravo le novità e i terreni. E'  stato un uomo che ha fatto molto per Matelica e per il  territorio e l'affetto che oggi ci dimostrano ne è la  testimonianza. Penso - ha proseguito - che tutte le  telefonate che sto ricevendo in questo momento e la  vicinanza di molte persone, significhino che mio padre è  stato una persona per bene. Ha lasciato sicuramente  qualcosa di buono”. “Quello che tutti ammirano di mio padre è il coraggio e  la forza di volontà che ha avuto nel portare avanti una  novità come quella in cui lui ha creduto, in un periodo  dove il mercato non era quello di oggi. Il modo di  vendere che ha lanciato, e che oggi ci sembra normale,  un tempo era una rivoluzione e lui non ha mollato”". Gino Gagliardi lascia la moglie Iolanda e i figli, Lara  e Umberto, oltre a tanti amici e colleghi che lo hanno  sempre stimato. I funerali questo pomeriggio, alle 16,  nella chiesa di Santa Maria Cattedrale. 
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Corriere Adriatico