Macerata, maxi frode su 24 milioni di litri di carburante. Tre arresti

Macerata, maxi frode su 24 milioni di litri di carburante. Tre arresti
ANCONA - Tre arresti e oltre 8,6 milioni di euro sequestrati in immobili e posizioni bancarie. E' questo il risultato di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - Tre arresti e oltre 8,6 milioni di euro sequestrati in immobili e posizioni bancarie.




E' questo il risultato di un'operazione portata a termine, dopo circa un anno di indagini, dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Ancona.



L'operazione, denominata “Caravan Petrol” e diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, ha portato alla luce una vera e propria associazione a delinquere, operante nel settore dell'illecita commercializzazione di carburanti, che, a partire dal 2010 e sino a oggi, aveva intessuto ramificazioni in tutto il territorio nazionale, creando società fittizie con lo scopo di vendere “in frode” 24 milioni di litri di benzina e gasolio.



Si tratta di una delle più ampie e articolate frodi fiscali, tra quelle scoperte negli ultimi anni nel settore dei prodotti petroliferi. L'organizzazione, spiegano le Fiamme Gialle in un comunicato, era costituita “a piramide”, al cui vertice c'erano tre pluripregiudicati (un napoletano, un maceratese e un teramano), che capeggiavano altre 15 persone, con ruoli e incarichi differenti, al solo fine di commercializzare il carburante in evasione di imposta.



L'importante operazione, conclusa oggi, ha consentito di scoprire non soltanto una grossa frode fiscale in danno dell'erario ma di smantellare un'organizzazione criminale che realizzava una enorme concorrenza sleale a danno di tutti gli operatori che lavorano nel settore. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico