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MACERATA - L’Anno Accademico numero 733 di Unimc sarà inaugurato nella cattedrale di San Giovanni che «da poco riaperta - ha ricordato il rettore John McCourt - rappresenta un importante simbolo di rinascita».
Ospite d’onore il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. La cerimonia si terrà lunedì 13 marzo alle 14.30 con il corteo degli accademici, il saluto del vescovo di Macerata Nazzareno Marconi e del rettore. Poi spazio al dialogo con Dante Ferretti. L’evento è stato presentato ieri insieme alla prorettrice Catia Giaconi e al direttore generale Mauro Giustozzi.
«È la mia prima inaugurazione – ha detto il rettore - e personalmente mi emoziona. Ma è soprattutto un momento solenne per tutto l’ateneo.
La vocazione umanistica
«Vorremmo far vedere al ministro la nostra realtà a vocazione umanistica. È importante che le nostre discipline vengano sostenute. Poi insisteremo sui finanziamenti sostanziali da parte del governo a tutte le attività. Chiederemo una attenzione necessaria alla semplificazione e maggiore autonomia per agire e creare un’offerta didattica al passo coi tempi nei limiti degli ordinamenti». A proposito della visione futura dell’ateneo che il rettore traccerà nel corso dell’inaugurazione, McCourt ha sottolineato «l’importanza di vedere l’università non come un luogo dove studiare e basta, ma dove fare una full immersion per gli anni di studi. Faremo tornare i servizi che c’erano prima del Covid, come l’orario esteso in biblioteca. Puntiamo sul nuovo corso di laurea in Data Analysis per le Scienze Sociali. Altro elemento importante è il lavoro in sinergia con gli altri atenei delle Marche».
L'area welfare
Università al lavoro anche per la creazione dell’area welfare annunciata durante l’insediamento del nuovo rettore. «Penso a un’università inclusiva - ha detto - dove vengano sì valorizzate le eccellenze, ma anche sostenuti gli studenti che hanno bisogno di più tempo per raggiungere l’obiettivo».
Poi attenzione a una problematica nazionale: «Dobbiamo evitare la dispersione degli iscritti tra il primo e il secondo anno che scende circa del 20% in tutta Italia». Intanto sono positivi i dati che riguardano le iscrizioni, ma l’impegno è rivolto ai servizi. «I numeri sono in linea con gli ultimi anni. Ci sono facoltà come Giurisprudenza ed Economia che hanno riscontrato una crescita e altre un calo. Ci impegneremo per i servizi e le agevolazioni. Le prime a cui penso sono quelle che riguardano i trasporti, un problema noto. Ma anche a ingressi agevolati per musei e eventi culturali o tessere da poter usare nei negozi e nei locali della città».
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