Una pioggia di fondi ma pochi i tecnici, i Comuni in affanno: «Il problema sono le imprese da trovare»

Una pioggia di fondi ma pochi i tecnici, i Comuni in affanno: « Il problema sono le imprese da trovare»
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MACERATA  - Visto dalla parte dei Comuni, il 2022 si annuncia come un anno storico quanto alle cifre in entrata. In particolare per il Comune di Macerata che si prepara a gestire finanziamenti e relativi appalti per diverse decine di milioni di euro. Decine di milioni, ogni assessore sembra sbizzarrirsi in un calcolo che il passare delle settimane tende addirittura a lievitare. 

 


Ad oggi si parla di 120 milioni di euro di appalti da gestire nei prossimi tre anni, una media di quaranta milioni all’anno per una struttura che in media - prima del Pnrr e dello sblocco dei fondi della ricostruzione post sisma - ne gestiva al massimo 8-9. Tutti bello, se visto dalla parte degli amministratori che si trovano finanziata qualunque idea, anche bislacca, passi loro per la testa. Qualche problemino in più per la struttura tecnico-amministrativa del Comune che si sta vedendo piombare addosso decine e decine di procedure da mettere in piedi per avviare gli appalti e dar corso in tempo utile ai lavori, pena la revoca dei finanziamenti.


L’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi non sottovaluta la complessità della situazione, ma lo fa con un ottimismo di fondo: «Il problema sono le imprese da trovare per gli appalti, il problema sono gli aumenti dei prezzi dei materiali, non tanto le strutture tecniche. Non è che assumendo dieci tecnici oggi, poi cresce allo stesso modo l’efficienza e la produttività, può anche accadere il contrario nel breve termine, visto che il personale va formato. Non si tratta di una partita semplice quella che stiamo affrontando, la vera sfida sarà quella di rinnovarsi: una possibile soluzione potrebbe essere quella di fare tanti piccoli appalti che comportano una gestione più semplice. In ogni caso ci stiamo attrezzando per gestirli tutti».


Dal punto di vista delle strutture operative, «i Comuni sono fragili - prosegue l’assessore Iommi -. Oggi servono professionalità ed esperienza, rispetto a venti anni fa ci troviamo con uffici a ranghi ridotti per effetto dei pensionamenti: difficile il reperimento delle figure professionali, i tecnici non si trovano e i liberi professionisti sono pieni di lavoro tra ricostruzione e bonus vari. In ogni caso siamo pronti ad agire in squadra con le risorse professionali di cui disponiamo, pronti a dare il meglio e a non farci sfuggire questa occasione storica di rilancio della città».

L’assessore comunale all’Urbanistica ed ex storico presidente dell’Ordine provinciale maceratese degli architetti Silvano Iommi insomma si sente già in campo con i vari progetti, alcuni dei quali partiti da sue idee. Idee dei vari amministratori - oltre a Iommi sono in azione gli assessori Andrea Marchiori, Paolo Renna e Laura Laviano per i settori di competenza - che hanno già assunto il volto di progetti finanziati da vari Ministeri per varie finalità e nel rispetto delle diverse sensibilità, dalla rigenerazione urbana alla riqualificazione edilizia passando per la tutela dell’ambiente. Ricordiamo che a Macerata nell’ultimo anno e mezzo sono arrivati 27 milioni per le scuole, 15 milioni per il bando Qualità dell’Abitare, 7 milioni per il sottopasso di via Roma, 3 milioni per i percorsi ciclopedonali, 20 milioni dal bando della rigenerazione urbana, 2,8 milioni dal fondo complementare Pnrr sisma.

 

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Corriere Adriatico