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MACERATA - Il nuovo hub vaccinale di Valleverde prende sempre più forma. Accoglierà le popolazioni dei comuni di Appignano, Corridonia, Mogliano, Montecassiano, Petriolo, Pollenza, Treia, Urbisaglia, Tolentino, Belforte, Caldarola, Camporotondo, Cessapalombo, Colmurano, Gualdo, Loro Piceno, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Ripe San Ginesio, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano e Serrapetrona, oltre a Macerata.
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«I lavori nella nuova sede vaccinale di Piediripa proseguono a passo spedito e nel fine settimana procederemo ad asfaltare la strada – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. In questi giorni è previsto anche l’arrivo del mobilio che il Gruppo Lube ha deciso di donare mostrandosi sensibile, insieme alla Fondazione Carima, a questo causa. Abbiamo sistemato l’interno e l’esterno, disegnato le strisce per i parcheggi e messo in sicurezza tutta l’area. Subito dopo Pasqua si procederà con la pulizia dei locali ed a partire da metà settimana il nuovo polo vaccinale sarà operativo». L’edificio, della UniCredit Leasing, è stato concesso gratuitamente al Comune, che lo ha messo a disposizione dell’Asur. Una struttura di 9 mila metri quadrati dove le postazioni per la somministrazioni verranno installate nel piano terra dove c’erano i locali adibiti ad uffici.
Si dovrebbe partire con 10 postazioni estendibili fino a 16 con una potenza di fuoco che potrà oscillare tra le 1000/1500 dosi giornaliere.
La questione vaccini anima anche il dibattito politico. Quali modalità di somministrazione dei vaccini, massima trasparenza alle prenotazioni rendendo noti i dati alla cittadinanza, allestire la lista dei riservisti delle dosi vaccinali come prevede il piano nazionale: è il contenuto di un’interrogazione della minoranza su come viene gestita la campagna e le relative misure adottate dall’amministrazione comunale impegnata a far partire il nuovo sito di Valleverde entro la metà della prossima settimana. «Considerato che l’assessore alla Protezione civile ha dichiarato di lavorare alla realizzazione di una campagna vaccinale – scrivono i consiglieri David Miliozzi ed Elisabetta Garbati - che coinvolgerà 24 Comuni per oltre 150 mila persone, rilevati i vari disagi sulla gestione della campagna di vaccinazione che si sta svolgendo nell’oratorio della chiesa di Santa Madre di Dio e visto che siamo entrati in una fase di crescita esponenziale dei contagi e che si aprono scenari di grande preoccupazione, considerate le disposizioni del commissario Figliuolo secondo cui “le dosi di vaccino eventualmente residue a fine giornata, qualora non conservabili, siano eccezionalmente somministrate, per ottimizzarne l’impiego evitando sprechi, in favore di soggetti comunque disponibili al momento, secondo l’ordine di priorità individuato” chiediamo di conoscere se l’amministrazione si è adoperata per accedere alle liste di vaccinati, comprese quelle dell’ospedale».
I consiglieri chiedono inoltre di «verificare le modalità di somministrazione dei vaccini e se quindi può fornire tali dati alla cittadinanza per dovuta trasparenza, se si sta adoperando per allestire rapidamente un sistema trasparente per la prenotazione e la gestione della somministrazione ai riservisti delle dosi vaccinali avanzate e verificare la corretta somministrazione dei vaccini in eccesso. E infine se intende lavorare, in sinergia con gli enti e le istituzioni preposte, alla redazione di una lista di riserva per la gestione dei vaccini in eccesso».
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Corriere Adriatico