MACERATA - Controlli su animali nei parchi e su chi non raccoglie le deiezioni dei cani con tanto di multe. Ma anche uno stretto controllo sui cani privi di chips mentre il...
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«Si ora i cani possono accedere alle aree verdi pubbliche –esordisce l’assessore all’Ambiente, Mario Iesari- a patto che vengano portati dai padroni al guinzaglio e che soprattutto mantengano una distanza di almeno 5 metri dalle aree riservate ai giochi dei bambini. Si tratta di un’ordinanza venuta dopo che c’è stata questa richiesta di parte della cittadinanza anche perché il numero dei cani è molto cresciuto in città e si è cercato di venire incontro a questa esigenza manifestata, nel rispetto naturalmente di coloro i quali invece un animale non ce l’hanno ed hanno lo stesso diritto a frequentare queste aree di chi va con un cane e quindi deve attenersi a specifiche prescrizioni. I controlli ci sono e avvengono all’interno dei parchi ed in tutti i luoghi pubblici da parte di personale della polizia locale sia in divisa che in borghese. Gli operatori si qualificano e controllano. Per chi non rispetta le norme scatta la sanzione». Polizia locale e ufficio Ambiente sono deputati a controllare maggiormente ed individuare i vari trasgressori. Particolare attenzione viene fatta per le continue segnalazioni sulle deiezioni dei cani che non vengono raccolte dai proprietari.
Dallo scorso agosto sono state circa una decina le multe elevate a chi non rispetta la regola di raccogliere i bisogni che il proprio animale lascia in aree verdi, marciapiedi o strade del capoluogo. «L’amministrazione ha dato fiducia ai possessori dei cani credendo nel loro senso civico e nella responsabilità –prosegue l’assessore Iesari- però le segnalazioni ci giungono un po’ da tutte le zone della città di persone che cercano di passare inosservate evitando la raccolta delle deiezioni. Oppure di cani sciolti che non vengono portati al guinzaglio. Quando ciò avviene è inevitabile che scatti la sanzione. Noi monitoriamo il territorio sia con i vigili urbani che con gli operatori del Cosmari che hanno il polso della situazione operando in tutti i quartieri di Macerata. Va detto che, rispetto alla prima della nuova ordinanza, non è che ci sia stato un cambiamento eccessivo o un aumento delle segnalazioni». L’altro problema è quello del randagismo e di animali che spesso non hanno il chip per essere ricondotti al loro proprietario. Per questo la polizia locale è stata dotata di due lettori dei micro chip dei cani per capire se gli stessi sono stati iscritti all’anagrafe canina così come previsto per legge. «Il randagismo è un fenomeno che sicuramente sta calando –sottolinea Iesari- e questo lo misuriamo attraverso i dati che ci vengono forniti dal canile comunale dove si registra un costante decremento di cani che vengono portati in quella struttura. Ciò significa che quel deprecabile gesto di abbandonare l’animale rispetto a tanti anni fa è in netta diminuzione. Questo è un importante segnale di civiltà dei maceratesi». Possessori di cani che hanno a più riprese lamentato l’assenza di aree apposite per lo sgambamento in città. L’amministrazione sta lavorando per individuare zone verdi dove padroni e cani potranno muoversi in libertà. «La prima area che metteremo a disposizione sarà a Piediripa in via Metauro, non lontano dal complesso residenziale della Città Verde –conclude Mario Iesari-: siamo un po’ in ritardo ma assicuro che nelle prossime settimane la realizzeremo. Poi stiamo studiando altri due siti, con la modifica dell’area contigua al Parco di Fontescodella, e successivamente anche a Colleverde c’è stata la richiesta dei cittadini di crearne una anche lì». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico