Alberghi e ristoranti: in montagna è boom anche se non si scia

Alberghi e ristoranti: in montagna è boom anche se non si scia
  MACERATA Un momento positivo per la montagna, in controtendenza con quanto si possa immaginare vista la stagione altalenante in cui la neve è stata davvero poca. Ma...

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MACERATA Un momento positivo per la montagna, in controtendenza con quanto si possa immaginare vista la stagione altalenante in cui la neve è stata davvero poca. Ma il fascino dei Sibillini va oltre l’attività sciistica e lo testimoniano le prenotazioni che continuano a ricevere le strutture ricettive dell’entroterra anche dopo il periodo natalizio. Vuoi la riscoperta della natura che si è fatta spazio subito dopo la pandemia, vuoi la voglia di godersi panorami mozzafiato a pochi passi da casa, le montagne locali continuano ad attrarre un gran numero di visitatori, rappresentando così il passo più importante per il rilancio del cratere sismico.

 

 

«L'albergo è sold out per due settimane - dice Emanuela Leli, presidente di Cna Turismo e Commercio Marche, titolare dell’albergo ristorante La Capanna di Bolognola -. È tutto concentrato nel weekend, da venerdì a lunedì, ma le richieste sono davvero molte. Una buona stagione anche per il ristorante dove bisogna prenotare dieci giorni prima per prendere posto». Per quanto riguarda la provenienza dei visitatori, «abbiamo un 50% di umbri e poi l’altra parte arriva dalla costa del Fermano. C’è anche chi viene dalle province di Ascoli e Ancona». Ma a rendere concreto il momento favorevole di cui parla l’albergatrice sono i numeri: «In riferimento agli incassi - dice - rispetto all’anno scorso sto riscontrando un 20% in più».

I borghi

Leli ha avviato anche il progetto dell’albergo diffuso a Sarnano, e del ristorante Baciafemmine: «Anche in questo caso si lavora bene, ma chiaramente con chi è interessato alla bellezza del borgo. In merito alla montagna, invece, poco importa se c’è neve: c’è chi viene per le passeggiate e adesso è anche il periodo della calaverna: la brina che si cristallizza sui rami e le foglie degli alberi, formando come un rivestimento di ghiaccio o neve. In tanti escono per fotografarla».

Secondo Leli, poi, gran parte della crescita esponenziale che riguarda le visite in montagna dipende dalla comunicazione: «Non dobbiamo negare che la montagna ultimamente viene promossa molto di più anche a livello regionale: vengono fatti molti eventi e questo secondo me è frutto di un lavoro di promozione importante che dobbiamo cavalcare». Ma il successo delle attività ricettive va a braccetto con l’impegno di chi gestisce le stazioni sciistiche dove, anche senza neve, si punta comunque su eventi e attrazioni: «Bisogna lodare i ragazzi di Bolognola Ski che sono riusciti ad aprire non solo la pista per i bimbi ma anche la Pintura uno. Non è scontato visto il grande lavoro che c’è dietro».

Le fa eco Massimiliano Compagnucci, dell’Hotel Terme e La marchigiana di Sarnano: «C’è un buonissimo afflusso - dice - per quanto ci riguarda anche trainato dalle terme. Non è solo lo sci a trainare il turismo, si lavora bene tutto l’anno. Sono molti i marchigiani che scelgono Sarnano per qualche giorno di relax in montagna».

Buona la tendenza anche sull’altro versante, verso Castelsantangelo sul Nera: «In montagna i visitatori vengono ugualmente - dice Battista Valentini dell’albergo ristorante Dal Navigante -. Sicuramente se ci fosse stata la neve la richiesta sarebbe stata di più, ma la gente gira e non possiamo lamentarci. Nei weekend si registrano sold out, è chiaro che la neve porterebbe gente anche nei giorni feriali. Sono molti comunque gli appassionati che arrivano dall’Umbria e dalle altre province delle Marche. C’è pure qualche romagnolo. La nostra è una gestione familiare e non guardiamo tanto ai conti, va molto bene così». È lo stesso per Gabriele Liberti di Roccamaia, a Pievebovigliana: «Si lavora molto bene nei weekend. Il ristorante si riempie subito. Con le camere avremmo lavorato di più se ci fosse stata la neve, ma la montagna è apprezzata tutto l’anno e questo inverno, anche senza neve, si lavora comunque. Non abbiamo registrato un calo».

 

 

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Corriere Adriatico