Civitanova, il barboncino muore appena comprato sul web: sei mesi di reclusione e una multa. Assolto il veterinario

Civitanova, il barboncino muore appena comprato sul web: sei mesi di reclusione e una multa. Assolto il veterinario
CIVITANOVA - Compra un barboncino Toy su un sito di compravendita ma dopo dieci giorni muore di parvovirosi. Venditore condannato per truffa a sei mesi e 300 euro di multa...

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CIVITANOVA - Compra un barboncino Toy su un sito di compravendita ma dopo dieci giorni muore di parvovirosi. Venditore condannato per truffa a sei mesi e 300 euro di multa (oltre a una provvisionale di 1.000 euro da pagare alla parte civile), assolto il veterinario. Si è chiuso così ieri il processo a carico di Manuel Carosi, 36enne di Acquaviva Picena (Ascoli), e del veterinario Sergio Giachini, 58 anni di Ascoli, discusso in Tribunale a Macerata davanti al giudice Andrea Belli.

 

 

I fatti risalgono ad agosto del 2018 quando un operaio maceratese aveva trovato su un sito un annuncio di vendita di un barboncino Toy. L’operaio aveva risposto all’annuncio e il 20 agosto aveva preso il cucciolo, il libretto sanitario e aveva pagato cash 450 euro. «Mi hanno detto che aveva tre mesi e che era stato vaccinato, sverminato e visitato dal veterinario – aveva riferito in aula l’acquirente quando fu sentito durante il processo –. Ci siamo incontrati al casello autostradale di Civitanova, ma avevo avuto sospetti sin da subito». Per l’operaio, parte civile con l’avvocato Andrea Tonnarelli, quella era la prima volta che acquistava un cane, per cui l’aveva portato ad un veterinario di Macerata che lo aveva visitato (gli aveva trovato dei parassiti) e gli aveva messo il microchip.

Si è sentito malre dopo pochi giorni

 

Dopo qualche giorno però il cane aveva iniziato a star male, l’operaio lo aveva portato ad un altro veterinario (perché il primo era in ferie), che gli aveva fatto un test specifico trovandogli gli anticorpi da virus. Rimasto in osservazione il cucciolo era morto poco dopo. Già prima del tragico epilogo l’uomo denunciò il venditore alla Guardia di finanza. Ieri in aula è stato sentito il veterinario che ha disconosciuto la firma sul libretto (si trattava di una sigla senza timbro e quindi non riconducibile ad alcun veterinario).

Lui è stato assolto, il venditore invece è stato condannato a sei mesi per truffa, oltre alla multa e alla provvisionale. «Ci riteniamo soddisfatti della decisione del giudice – ha commentato l’avvocato Tonnarelli – la costituzione di parte civile è stata fatta non per ottenere un ristoro economico ma per evitare che anche altri cadessero vittima di queste truffe, è una vicenda che lo ha intristito molto, perché anche se il cane è stato con lui solo per dieci giorni, ci si era molto affezionato».

 

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Corriere Adriatico