Macerata, irruzione in un appartamento sorpresi tre nigeriani sospetti

Macerata, irruzione in un appartamento sorpresi tre nigeriani sospetti
MACERATA - Secondo gli investigatori si erano letteralmente impossessati di un appartamento di proprietà di un maceratese residente in un’altra zona della...

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MACERATA - Secondo gli investigatori si erano letteralmente impossessati di un appartamento di proprietà di un maceratese residente in un’altra zona della città per farne una base di appoggio clandestina; per questa ragione sono stati denunciati e l’abitazione sgomberata. Il blitz è l’esito di una attività minuziosa investigativa partita da una serie di segnalazioni sul territorio e concentratasi, poi sull’abitazione e sui suoi frequentatori. In particolare gli agenti della Squadra Mobile si sono concentrati sull’appartamento al terzo piano di uno stabile a ridosso del centro storico, dove hanno notato un sospetto andirivieni di stranieri extracomunitari a varie ore del giorno e della notte. 

 
Per alcuni giorni gli agenti hanno tenuto sotto stretto controllo l’abitazione attraverso una serie di appostamenti discreti ma costanti che hanno confermato la sospetta frequentazione, un viavai continuo di stranieri che entravano e uscivano sempre in modo molto circospetto. Una volta raccolti elementi sufficienti è scattata l’operazione: l’altro ieri pomeriggio i poliziotti hanno fatto irruzione nell’appartamento, dove sono stati trovati tre cittadini di origine nigeriana rispettivamente di 39, 37 e 46 anni. Gli accertamenti hanno consentito di stabilire che i tre erano entrati abusivamente. Naturalmente sono state effettuate delle perquisizioni effettuate sia sulle persone dei tre nigeriani sia all’interno dell’appartamento, che però hanno dato esito negativo. Tuttavia, da successivi riscontri investigativi e dai collegamenti incrociati effettuati attraverso la banca dati in uso alle forze di polizia è risultato che gli stranieri avevano frequentazioni con persone pregiudicate per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico