Macerata, tifoso esplose un petardo al derby: lavorerà alla Croce Verde

L'arrivo dell'eliambulanza allo stadio
MACERATA - Quattro mesi di messa alla prova alla Croce Verde, è questo l’accordo raggiunto ieri in Tribunale a Macerata per Daniele Elia, il pizzaiolo maceratese...

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MACERATA - Quattro mesi di messa alla prova alla Croce Verde, è questo l’accordo raggiunto ieri in Tribunale a Macerata per Daniele Elia, il pizzaiolo maceratese di 32 anni che il 25 gennaio dello scorso anno durante il derby Maceratese - Civitanovese perse tre dita di una mano a causa dello scoppio di un petardo. Il giovane, gestore di una pizzeria nel capoluogo, era finito sotto processo con l’accusa di aver detenuto il grosso petardo che gli era esploso tra le mani.

Nella scorsa udienza Elia, tramite il suo legale Piero Paciaroni (ieri sostituito dal collega Emanuele Urbani), aveva chiesto al giudice di poter accedere all'istituto della messa alla prova che consente la sospensione del procedimento penale e lo svolgimento di un programma di trattamento. Ieri il giudice Daniela Bellesi (il Pm era Sabina Antognozzi) ha accolto la richiesta fissando a quattro mesi la durata del programma che sarà svolto, come chiesto dal pizzaiolo, presso la Croce Verde.
Insieme ad Elia erano imputati altri due tifosi biancorossi di 36 e 44 anni che nella scorsa udienza avevano patteggiato la pena di due mesi e 20 giorni di reclusione e il pagamento di 600 euro di multa. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico