La storia infinita: intesa dopo 26 anni tra Comune e privati. Il palazzo in degrado ora sarà restaurato

La storia infinita: intesa dopo 26 anni tra Comune e privati. Il palazzo in degrado ora sarà restaurato
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MACERATA  - Messa finalmente la parola fine al contenzioso ultra ventennale Starleasing, con alcuni condomini dell’immobile di via Roma 114 e 116, che aveva visto il Comune condannato sia in primo grado che in appello al risarcimento del danno e all’esecuzione delle opere di ripristino. I fatti risalgono al 1995 quando, a seguito di lavori di manutenzione straordinaria di una fognatura pubblica, era stata danneggiata la struttura dei fabbricati limitrofi temporaneamente dichiarati inagibili.


 
Con l’accordo stipulato in questi giorni il Comune corrisponderà ai condomini la somma di 300mila euro, a completa soddisfazione delle pretese, anziché far fronte al risarcimento monetario e all’esecuzione di opere  complessivamente quantificate in circa 640mila euro. 

Con l’assistenza dell’avvocato Renzo Tartuferi, incaricato dall’Ente nella fase della pendenza del ricorso per Cassazione, il Comune ha soddisfatto l’onere su esso gravante di tutela della sicurezza delle persone e di custodia di interessi primari e ultraindividuali. Tutti i condomini, infatti, provvederanno a eseguire le opere necessarie al ripristino dello stabile, estese anche al corpo di fabbricato prospiciente su via Cioci che da anni è in stato di degrado. «Abbiamo ereditato un contenzioso annoso e siamo riusciti a raggiungere quell’accordo che i proprietari degli appartamenti chiedevano da tempo – ha commentato l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Marchiori -. Lo abbiamo fatto senza mai perdere di vista l’obiettivo comune di riparare il danno e rigenerare gli immobili». 



«Con questa soluzione - conclude Marchiori - la palazzina potrà tornare decorosa nell’aspetto e sicura nella conduzione. L’accordo è favorevole per il Comune e non comporterà variazioni di bilancio atteso che la somma è già stata accantonata nel fondo rischi. Ringrazio i proprietari degli appartamenti per la serietà dimostrata e i legali coinvolti nel giudizio per la professionalità con la quale si sono relazionati con l’amministrazione».

 

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Corriere Adriatico