«Non ha perseguitato la sua ex». L'avvocato accusato di stalking viene assolto dai giudici di appello

Un avvocato è stato assolto
MACERATA - Non ci fu alcun stalking, avvocato assolto in Appello. Sentenza ribaltata dai giudici dorici “perché il fatto non sussiste”. Per un legale maceratese...

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MACERATA - Non ci fu alcun stalking, avvocato assolto in Appello. Sentenza ribaltata dai giudici dorici “perché il fatto non sussiste”. Per un legale maceratese è la fine di un incubo, la fine di anni di sofferenze e prostrazione morale per un professionista che, pur sapendosi innocente, aveva dovuto convivere con una sentenza di condanna per uno dei reati più infamanti.

 

 

L’avvocato Paola Castellani, che nel procedimento penale ha assistito il collega, ha dimostrato la totale infondatezza delle accuse, comprovando la completa estraneità del professionista rispetto alle accuse mosse dalla querelante.


In primo grado, a ottobre del 2018 l’avvocato, accusato di atti persecutori nei confronti della ex, era stato condannato a sei mesi di reclusione, pena sospesa. «Sono sgomento», aveva commentato il legale. In passato il professionista aveva intrecciato una relazione sentimentale con una donna che oggi ha 50 anni e con lei aveva convissuto per un periodo. Dopo qualche tempo, però, la donna aveva deciso di interrompere la relazione chiudendo ogni rapporto e sparendo dalla sua vita. Secondo la ricostruzione accusatoria il legale non avrebbe accettato la decisione e avrebbe iniziato a perseguitarla da ottobre del 2014 fino a dicembre dell’anno successivo con messaggi, email e inseguimenti. Sempre secondo quanto denunciato dalla donna all’epoca, in un’occasione l’avvocato l’avrebbe raggiunta fino a Potenza dove lei si era recata per lavoro, mentre in un’altra occasione l’avrebbe raggiunta con l’auto e le avrebbe bloccato la strada per costringerla a subire una scenata. L’avvocato aveva chiesto e ottenuto di essere giudicato con rito abbreviato e il giudice dell’udienza preliminare Claudio Bonifazi lo condannò a sei mesi. Nel procedimento la ex si era costituita parte civile con l’avvocato Pietro Siciliano. «Sono amareggiato – si era sfogato all’epoca il legale -, non solo sono estraneo ai fatti, ma sono stato accusato di fatti da me mai conosciuti. Quando sono andato a Potenza l’ho chiamata al cellulare, lei mi ha ospitato, ci siamo riappacificati e il giorno seguente sono ripartito. Quando sono andato via lei mi ha mandato un Sms dove mi diceva che ero un uomo straordinario. Dopo che ci siamo lasciati l’unico motivo per cui io l’ho cercata erano dei sospesi di pagamento che aveva nei miei confronti. Sono sgomento per essere stato accusato di uno dei più spregevoli reati nei confronti dei quali sono, mi sento e resto totalmente estraneo». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico