MACERATA - “Le creme di cui ha bisogno Simone non sono rimborsabili. E’ una vergogna, un’ingiustizia”. È lo sfogo di Tiziana Bardi, mamma del piccolo Simone, il bimbo di...
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La risposta è stata: “Siamo spiacenti di comunicarle che le creme che deve usare suo figlio Simone sono medicinali che la sanità pubblica non rimborsa e che i medici non possono prescrivere perché inserite nell’elenco dei trattamenti estetici non curativi”. Per la mamma di Simone è stato l’ennesimo dispiacere. “Purtroppo - ha spiegato la donna - queste pomate per Simone sono importantissime. Senza quelle pomate non può stare. Lui fa trattamenti tre volte al giorno perché oltre agli interventi che fa, servono per il recupero del punto di vista cutaneo. È una vergogna che ancora oggi noi dobbiamo spendere 1.400 euro al mese per queste pomate, è un’ingiustizia. L’ultima volta che siamo stati in ospedale in Germania ho conosciuto una signora, una politica tedesca, a cui avevo raccontato la storia di mio figlio. La signora mi ha detto che avrebbe parlato con la Asl di Roma, ma adesso abbiamo ricevuto questa risposta negativa”. Il prossimo 17 dicembre Simone dovrà sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico in Germania. “Speriamo di avere i soldi necessari per farlo - ha commentato Bardi -.Si tratta di un’ulteriore operazione al volto, le cicatrici stanno scendendo e si stanno concentrando sul labbro e devono essere rimosse”. Adesso il piccolo Simone sta continuando con le terapie alla gamba per riprendere a camminare, ad agosto dovrà sottoporsi al trapianto dei capelli. “Quest'anno - ha spiegato la mamma - Simone frequenta la prima elementare e abbiamo cercato di far capitare le operazioni nei periodi in cui non va a scuola o comunque perderebbe solo pochi giorni”. A ottobre dello scorso anno il piccolo era stato operato al volto al Klinikum Bogenhausen, la clinica specialistica a Monaco, in Germania, quando i medici gli asportarono gran parte della cicatrice del viso. Si era trattato dell’operazione più importante. L’associazione onlus “Il cuore di Dio” si occupa della raccolta fondi per il bambino. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico