Macerata, fa sesso con quattro donne e pubblica i video sul web: artigiano indagato

La polizia postale
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MACERATA - Incubo revenge porn. È la condivisione su social e siti a luci rosse di momenti di vita intima. Video hard dati in pasto al popolo del web senza il consenso del partner, che il più delle volte è inconsapevole di essere registrato. Donne messe alla gogna, un tunnel della vergogna dalle conseguenze psicologiche devastanti. La Procura ha chiuso l’inchiesta su quattro episodi avvenuti in un Comune dell’Alto Maceratese. Quattro donne vittime di un artigiano di 42 anni, che ora è indagato per diffamazione e violazione della legge sulla privacy. L’attività investigativa è stata condotta dalla Polizia postale: accertamenti complessi, durati diversi mesi. Gli agenti hanno sequestrato Pc, telefoni cellulari e Dvd dell’uomo e sono riusciti a ricostruire il traffico web. Alla fine il sostituto procuratore Micaela Piredda ha ritenuto di avere elementi sufficienti per firmare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. I fatti contestati sono avvenuti fino al mese di agosto del 2016. Stando alla ricostruzione accusatoria, pubblicando i video hard, l’artigiano avrebbe diffamato le quattro donne (tre residenti nell’entroterra maceratese, una nel Fermano), offendendo la loro dignità, l’onore e la reputazione. Con loro aveva avuto una relazione sentimentale: foto e video dei momenti più intimi sono finiti in tre siti per adulti. Tutto questo, ovviamente, senza il consenso delle partner e nonostante le continue richieste di rimuovere i filmati. Per gli stessi episodi il Pm contesta anche il reato di violazione della legge sulla privacy. Un’azione, sempre stando a quanto ricostruito dalla Procura, compiuta «per recare un danno alle vittime». 

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Corriere Adriatico