Finanziamenti con dati rubati per comprare auto e orologi, dieci presunti truffatori nel mirino

Un'auto della polizia
MACERATA  - Usavano documenti contraffatti per ottenere finanziamenti con cui poi acquistavano auto e orologi di pregio, per un valore complessivo di oltre 100mila euro. Poi...

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MACERATA  - Usavano documenti contraffatti per ottenere finanziamenti con cui poi acquistavano auto e orologi di pregio, per un valore complessivo di oltre 100mila euro. Poi loro prendevano i beni e le vittime, ignare, ricevevano le rate da pagare.Una di queste, un anziano di 72 anni, a dicembre dello scorso anno era finito in ospedale perché aveva contratto il Covid, quando è tornato a casa si è accorto che qualcuno aveva acceso a nome suo un finanziamento per acquistare una Volkswagen Golf.

 

Tramite la figlia ha immediatamente denunciato l’accaduto all’autorità giudiziaria. E non è stato l’unico a finire nel mirino dei truffatori, sono sei le vittime ad oggi individuate, 10 in totale i presunti truffatori individuati dalle procure di Macerata, Ancona e Pesaro. E ieri alle prime ore del mattino, i poliziotti delle Squadre Mobili di Macerata, Ancona, Pesaro e del commissariato di pubblica sicurezza di Fano hanno dato esecuzione a otto perquisizioni locali delegate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata.

L’attività investigativa riguarda almeno 10 marchigiani (di età compresa tra i 31 e i 51 anni e residenti tra Montecassiano, Civitanova, Porto Sant’Elpidio, Ancona, Pesaro e Fano) indagati per una serie di truffe consumate tra Ancona, Roma, Cingoli, Civitanova e altri comuni. I maceratesi sono tre, due di Civitanova e uno di Montecassiano, e ieri mattina le perquisizioni sono state eseguite due a Civitanova e una a Porto Sant’Elpidio. 

Secondo la ricostruzione accusatoria gli indagati utilizzavano documenti contraffatti di ignare persone e tramite quelli richiedevano finanziamenti per poi acquistare orologi di pregio e autovetture. Per quanto riguarda le condotte finite nel fascicolo maceratese del sostituto procuratore Enrico Barbieri, le tre persone indagate per truffa avrebbero richiesto fraudolentemente un finanziamento per acquistare una Golf. Le generalità presentate per ottenere il finanziamento erano quelle del 72enne che all’epoca era da tutt’altri pensieri preso.

Ammalato di Covid era in ospedale e tutto avrebbe pensato fuorché di ritrovarsi un finanziamento a suo nome per l’acquisto di un’auto. «L’obiettivo finale di queste persone – ha spiegato il commissario capo Matteo Luconi comandante della Squadra Mobile di Macerata – era quello di entrare in possesso del bene, rivenderlo e, quindi, monetizzare la frode messa in atto. Gli appartenenti al gruppo delinquenziale, dopo essere riusciti a carpire in modo ingannevole le generalità e la documentazione dalle vittime, accendevano dei finanziamenti per l’acquisto di beni». 

Le vittime (almeno sei quelle individuate) vedendosi arrivare i bollettini per il pagamento dei finanziamenti oppure addebitare sui propri conti correnti le rate dei prestiti, si sono rivolti alla polizia di Stato (di Ancona, Macerata, Pesaro e al commissariato di Fano) per sporgere denuncia. L’attività investigativa dei quattro uffici marchigiani della polizia di Stato, coordinata dalle Procure di Macerata, Ancona e Pesaro, ha permesso di disarticolare ed individuare 10 persone indagate, ciascuno per la propria condotta, per truffa aggravata continuata commessa in concorso. Ieri mattina durante le perquisizioni delegate dalla procura di Macerata, i poliziotti hanno rivenuto e sequestrato numerosa documentazione, telefoni cellulari e computer che verranno accuratamente analizzati dagli inquirenti.

 

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Corriere Adriatico