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MACERATA - Video pedopornografici su Telegram ricevuti sul proprio telefono da un maceratese che sporge denuncia alla polizia postale, la quale risale all’autore del reato, un 42enne del bolognese, che viene rintracciato e finisce in manette. Ad essere arrestato dalla polizia postale di Bologna un cittadino italiano colto nella flagranza di reato del possesso di 3000 file pedopornografici, ritraenti minori tra i 6 e i 13 anni coinvolti in atti sessuali con adulti.
L’ingente quantitativo di materiale è stato rinvenuto dagli investigatori nel corso di una perquisizione locale ed informatica delegata al Compartimento emiliano dalla Procura della Repubblica di Bologna.
Il denunciante lamentava di aver ricevuto sul proprio telefono alcuni video pedopornografici da un utente conosciuto su una piattaforma di gioco online. Video non solo a luci rosse ma che soprattutto vedevano protagonisti dei minorenni che venivano coinvolti in atti sessuali con persone adulte. Insomma mentre il maceratese utilizzava il suo telefonino per collegarsi ad una piattaforma di giochi online gli arrivavano queste intrusioni di video pedopornografici di continuo. Di lì la segnalazione che è poi sfociata in una vera e propria denuncia.
Gli accertamenti investigativi, particolarmente complessi per risalire all’autore della messa in rete del materiale pedopornografico, venivano svolti prontamente dalla polizia postale del compartimento Marche, in particolare dalla sezione di Macerata e consentivano di identificare l’autore del reato, un disoccupato 42enne del bolognese, privo peraltro di precedenti di polizia. Gli agenti hanno poi accertato durante la minuziosa indagine condotta che l’uomo conservava i file ritraenti i minori coinvolti in atti sessuali nel proprio telefono cellulare, dove erano minuziosamente suddivisi in diverse cartelle. Nell’udienza di convalida il Gip di Bologna ha disposto per l’uomo la misura degli arresti domiciliari.
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Corriere Adriatico