MACERATA - «Vogliamo la verità. Ci sono tanti aspetti da chiarire sulle cause di una tragedia che ha sconvolto le nostre vite». Il dolore non...
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«Dobbiamo attendere l'esito delle autopsie (gli esami medico legali dovrebbero essere effettuati domani) - continua Alessandro -. Abbiamo nominato due avvocati che ci assisteranno in questa fase. A mio avviso non vanno fatte conclusioni affrettate. Ho visto le immagini dei resti dell'appartamento in cui vivevano Chiara e Riccardo. Ed è difficile immaginare che l'esplosione sia partita da lì, questo lo dimostra il fatto che bagno e balconi sono intatti». Poi un ringraziamento e il ricordo degli ultimi momenti vissuti in compagnia della giovane coppia.
«In queste ore ci sono state vicine tante persone e le ringraziamo con tutto il nostro cuore. Con Chiara e Riccardo avevamo cenato insieme la sera del 2 giugno, poi loro sono partiti alla volta di Milano. Erano contentissimi di vivere questa nuova esperienza. Entrambi volevano per un periodo abitare e lavorare nel capoluogo lombardo per poi rientrare nel maceratese. Ora speriamo di riportare i ragazzi a casa per dare loro l'ultimo saluto. Molto probabilmente verrà celebrato un unico funerale, forse a Morrovalle». Insieme alle due famiglie a Milano c'erano anche gli amici dei due ventottenni. Una quindicina di ragazzi che hanno deciso di lasciare tutto per fare sentire la loro vicinanza. Presenti i sindaci di Monte San Giusto e Morrovalle, Andrea Gentili e Stefano Montemarani. Anche l'arcivescovo di Milano, Angelo Scola, ha voluto esprimere «dolore» e partecipare al lutto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico