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MACERATA - «Si stanno facendo importanti passi avanti per la realizzazione del nuovo ponte di Piediripa». A dirlo è il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, che fa il punto sull’iter per la realizzazione di un punto nevralgico di intersezione tra i Comuni di Macerata e Corridonia, che permetterà di raddoppiare quello attualmente esistente e che dovrà, successivamente, essere sottoposto a manutenzione.
«Alla fine del 2023 - ricorda Parcaroli - sono partite le lettere ai proprietari dei terreni privati che dovranno essere oggetto di esproprio per realizzare la nuova infrastruttura. Alcune risposte sono arrivate ma dato che, per legge, è previsto un secondo invio, abbiamo provveduto con un ulteriore sollecito e in questo momento stiamo raccogliendo le osservazioni che ci stanno arrivando».
I sottoservizi
«Nel frattempo - aggiunge - la Provincia sta procedendo allo spostamento di alcuni sottoservizi propedeutici all’esecuzione dei lavori».
I dettagli
Buldorini entra nel dettaglio anche dei lavori per i sottoservizi: «L'avviso per l’intervento era partito da tempo - spiega -, l'innovazione di sviluppo sarà mirata a far passare i sottoservizi in maniera canalizzata sotto la carreggiata affinché siano ispezionabili e utilizzabili qualora ci fosse bisogno di intervenire nuovamente per altri servizi. Inoltre non dimentichiamo che c’è sempre il ponte attuale: se la prima fase prevede la costruzione del nuovo ponte, poi verrà sistemato l'altro. Anche la conferenza dei servizi per i sottoservizi è una formalità di ampio margine: non siamo stretti con i tempi perché quello che non si può mettere a terra oggi lo faremo quando sistemeremo dopo il ponte già esistente». Poi si parla di tempi e dell’inizio dei lavori, anche in vista della fine del mandato dell’amministrazione provinciale: «Io auspico che il cantiere parta prima dell'estate - dice Buldorini -, al massimo a settembre. È chiaro che, viste le elezioni amministrative in diversi Comuni e il rinnovo del Consiglio provinciale che dovrà avvenire nei mesi successivi, io conto di impostare tutto prima della fine del mandato, così da consegnare l’opera alla cittadinanza e venga esclusa l’ipotesi di metter mano al piano successivamente».
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Corriere Adriatico