MACERATA - Atti sessuali con una studentessa minore di 16 anni. Con questa accusa è stata arrestata e posta ai domiciliari una professoressa di italiano. La donna, 63 anni,...
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La vicenda, secondo quanto è stato ricostruito dai carabinieri grazie alla denuncia dei genitori della ragazza, comincia a metà dello scorso anno scolastico quando tra la professoressa di italiano e la sua giovane studentessa nasce una amicizia profonda. Un legame speciale, rafforzato dall’amore per l’arte che accomuna docente e allieva. La sedicenne, particolarmente brava e appassionata delle discipline umanistiche, diventa oggetto di lodi continue da parte della prof, che non fa altro che elogiarla e trascorrere con lei anche del tempo dopo il suono della campanella. Fin qui nulla di strano, e nemmeno la vittima nota niente di anomalo. Una bella amicizia e una stima reciproca.
Ma poi, col passare dei giorni, secondo la ricostruzione, le cose cambiano radicalmente. Professoressa e alunna si incontrano anche fuori dall’orario delle lezioni e cominciano a trascorrere molto tempo assieme. L’estate scorsa, la giovane alunna viene addirittura invitata dall’insegnante a trascorrere alcuni giorni di vacanza nelle Marche, lungo il litorale maceratese, a casa della stessa professoressa.
I genitori dell’adolescente almeno inizialmente sono perplessi riguardo quella insolita vacanza, ma la figlia li rassicura: dice loro che sarà una sorta di soggiorno studio, dove potrà approfondire le materie e perfezionarsi. Alla fine, i genitori si convincono e la lasciano partire. Ma quando lei torna a casa, nulla è più come prima. È schiva, parla poco, si vede chiaramente che qualcosa non va. Alla fine, dopo tante insistenze, arriva la confessione choc. Alla mamma e al papà la sedicenne racconta di aver avuto una relazione sessuale con la sua professoressa. Subito dopo aver sentito il racconto della figlia disperata, che avrebbe fatto leggere anche alcuni messaggi rimasti sul telefonino, i genitori decidono di denunciare tutta la vicenda ai carabinieri. Da qui scattano le indagini. Dopo qualche mese e dopo un’audizione protetta della minorenne, sulla base delle indagini svolte dai carabinieri, il pubblico ministero della Procura di Roma, Stefano Pizza, chiede i domiciliari per la professoressa.
Come si diceva, l’insegnante è stata rintracciata sabato nella sua casa delle vacanze lungo la costa maceratese. I militari hanno sequestrato il cellulare: il sospetto è che ci siano altre studentesse finite nel mirino della professoressa. La donna dovrà rispondere del reato di abusi sessuali su minore.
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Corriere Adriatico