Macerata, operaio 37enne accusato di aver palpeggiato la cognata, i giudici lo assolvono

Il tribunale di Macerata
MACERATA - Palpeggiamenti alla sorella minorenne della moglie, operaio assolto dall’accusa di violenza sessuale, «perché il fatto non sussiste». I fatti...

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MACERATA - Palpeggiamenti alla sorella minorenne della moglie, operaio assolto dall’accusa di violenza sessuale, «perché il fatto non sussiste». I fatti contestati risalgono all’inverno del 2015 quando, secondo l’accusa, il giovane che oggi ha 37 anni, in un Comune dell’entroterra maceratese avrebbe toccato le natiche della cognata, all’epoca 16enne, in alcune circostanze.

 

La vicenda era legata ad un altro procedimento penale aperto in passato sempre a carico dell’operaio, accusato quella volta di violenza sessuale sulla sorella dell’odierna persona offesa, più piccola di un paio di anni, ma per quei fatti fu assolto (la Procura chiese invece sei anni). Nell’ambito di quelle indagini fu sentita a sommarie informazioni anche la sorella maggiore della ragazzina che riferì di essere stata toccata dal cognato. Da quelle dichiarazioni partì il secondo procedimento. L’imputato, difeso dall’avvocato Luca Pascucci, ha sempre rigettato gli addebiti. Lunedì i giudici avrebbero dovuto sentire la persona offesa che nel frattempo con tutta la famiglia si è trasferita all’estero. Avrebbe dovuto raggiungere il Tribunale di Trento per testimoniare in videoconferenza, ma anche ieri come nelle volte precedenti la giovane non era riuscita a raggiungere l’Italia così dopo tre rinvii, lunedì la rinuncia a sentirla e la discussione: il pubblico ministero Enrico Barbieri ha chiesto e ottenuto dai giudici del collegio l’assoluzione dell’imputato.

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Corriere Adriatico