Delitto di Pamela, oggi in aula due testimoni. La nuova udienza a Perugia dopo le foto choc

Delitto di Pamela, oggi in aula due testimoni. La nuova udienza a Perugia dopo le foto choc
MACERATA - Dopo le proteste del mese scorso davanti alla Corte d’Appello di Perugia con la madre di Pamela Mastropietro, Alessandra Verni, che ha indossato una T-shirt con...

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MACERATA - Dopo le proteste del mese scorso davanti alla Corte d’Appello di Perugia con la madre di Pamela Mastropietro, Alessandra Verni, che ha indossato una T-shirt con la foto della figlia fatta a pezzi, oggi è prevista una nuova udienza del processo d’Appello bis.

 

Questa mattina i giudici perugini dovranno esaminare due testimoni, si tratta dei due uomini che la 18enne Pamela aveva incontrato dopo il suo allontanamento dalla Pars di Corridonia e con cui ebbe rapporti sessuali. Entrambi il mese scorso non si erano presentati in Tribunale (uno assente giustificato l’altro no) e la corte aveva rinviato l’udienza di un mese. 


Entrambi i testimoni all’epoca (era il 2018) furono indagati anche loro per violenza sessuale nei confronti della giovanissima che per le sue difficoltà era in una struttura per pazienti a doppia diagnosi (che ospita cioè persone che soffrono di un disturbo mentale e allo stesso tempo sono affette da dipendenza da sostanze, in questo caso stupefacenti). Per entrambi però fu chiesta e ottenuta dal Gip l’archiviazione. Ora che i giudici perugini sono chiamati a decidere sulla sussistenza o meno dell’aggravante della violenza sessuale per il nigeriano Innocent Oseghale, i due uomini dovranno essere sentiti in aula. Alla scorsa udienza c’erano stati attimi di tensione all’uscita dell’imputato dall’aula. Al termine dell’udienza, infatti, il nigeriano 34enne era stato condotto fuori passando davanti ai genitori di Pamela e al gruppo di amici che li avevano accompagnati da Roma. Prima del capannello di persone c’erano dei giornalisti, Oseghale a loro avrebbe detto qualcosa come «Fatto errore giudiziario», ma a quel punto la mamma di Pamela si è avvicinata a lui gridandogli: «Dimmi. Dimmi. Che vuoi?». Erano intervenuti anche i carabinieri e Oseghale era stato fatto uscire velocemente. Il nigeriano a gennaio aveva detto di non voler partecipare alla successiva udienza, cosa questa che aveva fatto infuriare la mamma della 18enne. «Gli si viene pure a chiedere se vuole venire la prossima volta? Secondo me lui è obbligato a venire per quello che ha fatto. Deve stare qui», aveva commentato Alessandra Verni. Il nigeriano, difeso dagli avvocati Simone Matraxia e Umberto Gramenzi, salvo ripensamenti, oggi non dovrebbe essere in aula. La mamma di Pamela lancia un nuovo appello: «Vogliamo giustizia». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico