È scontro per la scuola “Natali” tra Macerata e Pollenza

È scontro per la scuola “Natali” tra Macerata e Pollenza
MACERATA Due consigli comunali, un braccio di ferro tra i comuni di Macerata e Pollenza in merito alla scuola materna e primaria “Natali” di Sforzacosta inserita...

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MACERATA Due consigli comunali, un braccio di ferro tra i comuni di Macerata e Pollenza in merito alla scuola materna e primaria “Natali” di Sforzacosta inserita all’interno dell’Istituto comprensivo Monti di Pollenza che il capoluogo vorrebbe invece spostare all’interno dell’Istituto Mestica. Questioni di territorialità della scuola primaria ma anche di numeri che infiamma il confronto tra il sindaco pollentino, Mauro Romoli e quello di Macerata, Sandro Parcaroli, che riveste anche il ruolo di presidente della Provincia ente che in qualche modo è presente in questa diatriba.

 

Che sarà uno dei punti principali all’ordine del giorno dell’assise che si terrà lunedì a Pollenza ma potrebbe entrare nel dibattito del consiglio comunale di Macerata convocato per la stessa giornata visto che tra i punti in discussione c’è anche la convenzione per la regolazione dei rapporti che riguardano il passaggio di competenze, dal Comune alla Provincia di Macerata, del Convitto nazionale “Giacomo Leopardi” e delle scuole annesse. 

«C’è sicuramente malcontento e malumore a Pollenza per tutta questa situazione che si agita attorno alla scuola Natali che fa parte del Comprensivo Monti - dice il sindaco di Pollenza, Mauro Romoli -. Nel merito della questione la vicenda è facile da inquadrare. Il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, ha detto di voler portare questa struttura la “Natali” nell’ambito dell’Istituto comprensivo Mestica, staccandola in questo modo dal Monti. La mia posizione, che ho avuto modo di dire direttamente al sindaco Parcaroli, è di netta contrarietà a questa operazione. Lunedì sera ci sarà il consiglio comunale a Pollenza ed in quella occasione verrà approvata, mi auguro all’unanimità tra maggioranza e minoranza, una mozione urgente per esprimere questa contrarietà a questa operazione che penalizzerebbe il nostro comune. Che subito dopo formalizzeremo ed invieremo al presidente della Provincia, che guarda caso è sempre lo stesso Parcaroli, il quale riceve le istanze da tutti i comuni, nonché al presidente della Regione Marche, Acquaroli, a cui spetta la decisione ultima e definitiva in merito a questa vicenda. Ci aspettiamo che venga accolta la nostra istanza di mantenere l’attuale quadro scolastico del comprensivo “Monti”». 



Il problema sta anche nei numeri degli alunni che frequentano l’istituto pollentino: un distacco della scuola “Natali” rischia di provocare problemi al mantenimento delle classi al “Monti” in futuro. «Se il plesso di Sforzacosta si staccasse dal “Monti” - afferma sempre il sindaco Romoli - al 30 giugno 2024 quando scade la deroga che prevede 500 studenti per l’istituto comprensivo e si torna al numero ordinario dei 600 noi non raggiungeremmo più quel numero. Attualmente l’intero istituto “Monti”, compreso Sforzacosta abbiamo 760 alunni, di cui 157 alla “Natali”: con la natalità in calo e con la fine della deroga il rischio è che noi non avremo più il numero di alunni per mantenere la sede dell’istituto “Monti”. Non si capisce bene il perché di questa richiesta arrivata dal sindaco Sandro Parcaroli, visto che da 25 anni è questa la situazione: auspico che possa esserci un ripensamento che tenga conto di una situazione territoriale che deve essere conservata. Noi faremo il possibile per salvaguardare l’integrità del “Monti” che altrimenti subirà questo distacco già nell’anno scolastico 2023-24». 

 

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Corriere Adriatico