Mobilità, clima pesante in maggioranza. Micucci Cecchi (Apm): «Manca comunicazione con l’assessore»

La sede del Comune di Macerata
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MACERATA -  Politica maceratese in tensione ed è la maggioranza a tenere banco, sia nella fase di proposta che in quella di critica interna. Superati i tempi della contrapposizione tra maggioranza e gruppi di opposizione, si è passati alle divisioni tra gruppi ed anche all’interno di uno stesso gruppo, mentre perdura la situazione che appare di scarso dialogo tra gli assessori comunali.

 

L’altro giorno a muoversi era stato il capogruppo comunale della Lega Claudio Carbonari: nel mirino, per la vicenda del servizio pre-scuola, l’assessore delegato al settore, la civica Katiuscia Cassetta, e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco leghista Sandro Parcaroli voluto dalla Lega. 

Ora la novità del giorno arriva dal movimento civico che fa capo al primo cittadino Sandro Parcaroli che ha cambiato linea e deve aver deciso di farsi sentire anche per effetto di quel 10%, decisivo per evitare il ballottaggio, che la lista Parcaroli ha preso alle scorse comunali. Sotto accusa è l’assessore comunale Laura Laviano, stavolta per via delle competenze legate al settore della mobilità. A lamentarsi è il presidente dell’Apm Gianluca Micucci Cecchi che segnala ai suoi amici social problemi di non comunicabilità con l’assessore alla mobilità e si propone di parlarne con il sindaco. Poi, a fronte di una risposta data dall’assessore, il presidente dell’Apm argomenta: «adesso siamo addirittura alla sua affermazione che lei non c’entra nulla con le questioni legate al trasporto e ai parcheggi perché la responsabilità è della giunta, ma mi chiedo chi è che porta in giunta le questioni della viabilità e dei parcheggi? L’assessore alla cultura? L’assessore allo sport? Oppure l’assessore ai servizi sociali». 



Insomma, clima pesante in attesa del Consiglio comunale che è stato convocato per i prossimi 26 e 27 settembre. Convocazione dell’assise cittadina appena dopo le elezioni per il rinnovo del Parlamento, sarà il momento giusto per capire se la tensione era solo dovuta al clima elettorale o se c’è dell’altro in maggioranza ad agitare gli animi.

 

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Corriere Adriatico