Le luminarie non piacciono. "E' colpa dei negozianti che non pagano la quota"

Le luminarie non piacciono. "E' colpa dei negozianti che non pagano la quota"
MACERATA - I maceratesi bocciano le luminarie natalizie. Sarà perché l'albero di Natale di piazza della Libertà non ha convinto dall'inizio, sarà perché le altre...

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MACERATA - I maceratesi bocciano le luminarie natalizie. Sarà perché l'albero di Natale di piazza della Libertà non ha convinto dall'inizio, sarà perché le altre città della provincia e gli altri capoluoghi marchigiani hanno dimostrato più creatività e originalità, ma non si placcano le polemiche sulle decorazioni che dovrebbero rendere l'atmosfera ancora più festosa e gradevole.



Non c'è pace per l'albero di fronte al palazzo municipale e su Facebook (tra il serio e l'ironico) è stato addirittura organizzato un flash mob per oggi alle 18, intitolato “Addobbiamo l'albero di Natale”. Ma se non piace l'abete nemmeno le luminarie mono-colore sono state molto apprezzate. Sul web molti amano sfogare i propri pensieri e molti puntano il dito contro l'amministrazione comunale di cui criticano, come scritto da alcuni cittadini, "l'incapacità di governare una città”.

C'è, però, chi fa un'analisi molto diversa e fa emergere un problema che la città “ha da sempre”: l'unità di intenti. “Macerata non è mai stata un granché nelle decorazioni natalizie, ma quest'anno abbiamo proprio toccato il fondo”. Sono le parole di Stefano Di Pietro, titolare dell'omonimo negozio di abbigliamento di corso Matteotti ed ex assessore comunale alle attività produttive, che si dice rammaricato e deluso del fatto che anche quest'anno i commercianti maceratesi non sono riusciti a mettersi insieme ed organizzare degli addobbi natalizi creativi ed originali.

"La colpa non è dell'amministrazione comunale - afferma Di Pietro - perché se fosse il Comune a dover fare un bel allestimento per le feste dovrebbe spendere almeno 30 mila euro e dubito che gli abitanti di Piediripa sarebbero d'accordo che venisse spesa una cifra del genere per il centro”. “Il problema - secondo l'ex assessore - è la divisione che un po' da sempre ha caratterizzato i titolari esercizi commerciali del centro storico; basti pensare che nemmeno tutti i commercianti pagano i 100 euro richiesti per le luminarie”. Non solo, ma stando a quanto spiega Di Pietro, “c'è addirittura chi prima vuole vedere gli addobbi e dopo decidere se pagare oppure no; è normale poi le cose vanno male”. Manca, dunque, secondo il commerciante, un progetto complessivo per le feste la cui costruzione e realizzazione dovrebbero iniziare mesi prima delle feste.


“Nelle grandi città la progettazione per gli eventi e le decorazioni di Natale iniziano già a gennaio, noi a Macerata ci riduciamo puntualmente all'ultimissimo momento e poi i risultati sono sotto gli occhi di tutti”. Andrea Venturino, presidente dell'Associazione commercianti del centro storico e titolare di Ottica Martinelli, ci tiene però a sottolineare anche una piccola nota positiva, ovvero il fatto che “quest'anno siamo riusciti ad avere le stesse luminarie sia dentro le mura, che in corso Cavour e corso Cairoli ed illuminare la città in maniera coerente, cosa che non era affatto scontata”. Come Stefano Di Pietro, anche Venturino evidenzia che non tutti i commercianti contribuiscono al pagamento degli addobbi, ma per chi ci vorrà fare caso ricorda che “basterà verificare quali negozi avranno sulle vetrine la locandina con scritto che quel esercizio commerciale ha contribuito ad illuminare la città questo Natale”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico