Focolaio Covid a Pneumologia, bloccati i ricoveri nel reparto. All’ospedale era già previsto lo stop ai visitatori per una settimana

L'ospedale di Macerata
MACERATA - Sospesi temporaneamente i ricoveri nel reparto di pneumologia dell’ospedale di Macerata, investito da un focolaio di infezioni Covid nei giorni scorsi....

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MACERATA - Sospesi temporaneamente i ricoveri nel reparto di pneumologia dell’ospedale di Macerata, investito da un focolaio di infezioni Covid nei giorni scorsi. L’altro giorno il direttore sanitario dell’Area Vasta 3 Carlo Di Falco ha preso “carta e penna” ed ha inviato una mail ad una trentina di dirigenti sanitari. 

 

 
«Chiusura temporanea» recita l’oggetto della mail del dottor Di Falco, più lunga nei destinatari che non nel contenuto: «Gentilissimi - informa il direttore medico dell’Av3 - a seguito del focolaio Covid in corso presso il reparto di Pneumologia, vi comunico che sono temporaneamente bloccati i relativi ricoveri fino a nuova disposizione. Cordiali saluti». Questa la trascrizione fedele del testo. Purtroppo l’ondata pandemica continua a colpire anche i servizi sanitari ad essa non direttamente collegati: non solo si allungano le liste di attesa e si restringono le disponibilità in alcuni reparti, ma in alcuni casi è necessario bloccare i ricoveri. Stop anche alle visite per una settimana all’ospedale di Macerata, il provvedimento è di qualche giorno fa. 
Per quanto riguarda il focolaio a Pneumologia, ci sono da registrare novità nel circoscriverlo. A ieri, ci sono ancora due pazienti positivi isolati nel reparto. Tre sono quelli, invece, trasferiti a Galantara. La buona notizia, resa nota dalla direttrice dell’Area vasta 3, Daniela Corsi, è che nel frattempo quattro degli iniziali otto positivi si sono negativizzati. Intanto in provincia è in continua crescita l’incidenza del contagio. 
Ieri in media sono stati registrati 95 nuovi contagi a settimana ogni 100mila abitanti. La provincia si avvicina alla media regionale (108) e non è più quella con l’indice più basso, palma che spetta ora a Pesaro. Diretta conseguenza è l’aumento degli attualmente positivi (differenza tra nuovi contagiati e guariti) nei Comuni. È Macerata quella che registra la maggiore crescita: con 116 positivi e 262 persone in isolamento ha i numeri assoluti peggiori. La media è di 2,8 contagiati ogni mille abitanti, superiore a Civitanova. Anche la crescita settimanale è preoccupante: nel capoluogo in 7 giorni si è passati da 72 a 116 con un +61,1% di crescita. Nella città della costa, che conta oltre mille residenti in più, si è passati da 76 a 92 (+21,5%). Male anche Potenza Picena: 56 positivi su 15.902 abitanti, pari a 3,5. L’incidenza maggiore è sempre quella della piccola Penna San Giovanni con più di 8 positivi nei mille abitanti del paese. Segue Sarnano con 4,8. 
Sono 17 i Comuni covid free, quattro in meno rispetto ad una settimana fa: Apiro, Bolognola, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Castelsantangelo sul Nera, Esanatoglia, Fiastra, Gagliole, Loro Piceno, Monte San Martino, Muccia, Pioraco, Poggio San Vicino, Serrapetrona, Serravalle del Chienti, Ussita e Visso. Sono invece comparsi contagiati a Colmurano, Fiuminata, Sant’Angelo in Pontano e Urbisaglia. 
Quasi triplicato il numero delle classi in quarantena: all’8 novembre erano 9, dopo una settimana sono diventate 25: una alla scuola dell’infanzia, sette alla primaria, una alla secondaria di primo grado e ben 16 alla secondaria di secondo grado. Quadruplicate le classi in quarantena alle superiori, da 4 a 16, il numero più alto rispetto alle altre quattro province delle Marche. 


Quella di Macerata resta sempre fanalino di coda nelle vaccinazioni nella fascia 12-19 anni: il 31,2% è completamente scoperto, percentuale che sale al 38,2 nella fascia 12-15 anni. Numeri ben lontani dal record di Ancona dove l’86% della popolazione scolastica over 12 ha ricevuto la prima dose e il 77,4% ha completato il ciclo delle due dosi. Nell’ultima settimana il trend delle vaccinazioni in questa fascia di età non è cambiato. In provincia la variazione è di circa un punto percentuale in più.

 

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Corriere Adriatico