Macerata, pasta, carne e salumi sotto la lente dei Forestali: 22mila euro di multe

Macerata, pasta, carne e salumi sotto la lente dei Forestali: 22mila euro di multe
MACERATA - Sicurezza anche a tavola, raffica di controlli da parte dei carabinieri in occasione delle feste natalizie e dei cenoni di San Silvestro: piatti della tradizione e...

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MACERATA - Sicurezza anche a tavola, raffica di controlli da parte dei carabinieri in occasione delle feste natalizie e dei cenoni di San Silvestro: piatti della tradizione e cesti natalizi da aprire sotto l’albero più sicuri. Dieci attività commerciali passate al setaccio dai carabinieri forestali, oltre 22mila euro di multe


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Nel mirino, nei giorni scorsi, sono finiti macellerie, supermercati e negozi di tutta la provincia maceratese. Si è trattato di blitz e controlli mirati sia alla verifica della corretta tracciabilità in merito alle carni bovine e ovicaprine, sia alla regolare etichettatura di altri prodotti alimentari e nello specifico prodotti Dop e Igp. In merito alle carni bovine e ovicaprine sono state riscontrate irregolarità riguardo all’assenza o alla non correttezza delle informazioni al consumatore riguardanti i paesi di origine e di allevamento e di macellazione delle carni in questione oggetto di controlli da parte dei carabinieri. Per quanto riguarda l’etichettatura degli altri prodotti del settore agroalimentare, sono state accertate violazioni in materia di etichettatura nei confronti di tre aziende produttrici di pasta secca di semola di grano duro, legate all’assenza della dicitura obbligatoria riguardante l’origine del grano sulle rispettive etichette dei formati di pasta commercializzati. Ad una azienda che produce e vende prodotti di norcineria è stata, invece, contestata l’assenza della percentuale dell’ingrediente caratterizzante di un salume “aromatizzato”. L’attività complessiva ha riguardato il controllo di dieci esercizi commerciali ed ha portato all’accertamento di otto violazioni di natura amministrativa, che hanno determinato un importo totale delle relative sanzioni pari a 22mila euro. 
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Corriere Adriatico