Delitto di Pamela, la madre vuole portare il caso in Parlamento: «Oseghale ha avuto dei complici, ora una commissione d’inchiesta»

Delitto di Pamela, la madre vuole portate il caso in Parlamento: «Oseghale ha avuto dei complici, ora una commissione d’inchiesta»
MACERATA - «Basta parole, vogliamo i fatti. Chiedo una commissione d’inchiesta parlamentare per incriminare anche i complici e chi non ha voluto proseguire con le...

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MACERATA - «Basta parole, vogliamo i fatti. Chiedo una commissione d’inchiesta parlamentare per incriminare anche i complici e chi non ha voluto proseguire con le indagini, per evitare che ciò avvenga nuovamente a tutti i nostri figli. Altri mostri sono liberi di girare e continuare a delinquere seminando morte. Il popolo italiano non tollera più le ingiustizie». L’appello, tramite un post su Facebook, porta la firma di Alessandra Verni, madre di Pamela Mastropietro, uccisa a Macerata il 30 gennaio del 2018. Martedì scorso la Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo del nigeriano Innocent Oseghale, riconoscendo l’aggravante della violenza sessuale che comporta il carcere a vita ed esclude sconti di pena per l’unico imputato, accusato di avere stuprato, ucciso e fatto a pezzi la diciottenne romana.

 

L’obiettivo

Nonostante la condanna definitiva al massimo della pena, la mamma di Pamela - da sempre convinta che Oseghale non abbia fatto tutto da solo, anche se neanche le indagini bis hanno portato nuovi sviluppi - va avanti con la sua battaglia. Si rivolge direttamente alla politica visto che nel suo appello su Facabook Alessandra Verni ha condiviso i post del ministro Matteo Salvini («Giustizia è stata fatta. Una preghiera per Pamela e un abbraccio alla mamma», aveva scritto mercoledì scorso il leader della Lega) e di Giorgia Meloni (in questo caso si tratta di un post di vicinanza alla famiglia di Pamela che l’attuale premier aveva pubblicato nel 2020 dopo la sentenza d’appello). La 18enne si allontanò da una comunità di Corridonia e i resti del suo corpo furono ritrovati chiusi in due trolley. «Oggi è una vittoria per Pamela e per Stefano (papà della ragazza morto per un malore nei mesi scorsi ndr) che sono in cielo - aveva dichiarato martedì Alessandra Verni subito dopo la lettura della sentenza della Cassazione -. Ringrazio mio fratello - aveva continuato riferendosi a Marco Valerio Verni, legale della famiglia - essendo lo zio di Pamela, per lui è stato complicato. La conferma dell’ergastolo era il minimo».

 

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Corriere Adriatico