Palazzo degli Studi, ci siamo. Pronto il progetto, adesso il via all’appalto. L’avvio del cantiere previsto a settembre, poi sarà la volta della Prefettura

Palazzo degli Studi, ci siamo. Pronto il progetto, adesso il via all’appalto. L’avvio del cantiere previsto a settembre, poi sarà la volta della Prefettura
MACERATA  - Progetto definitivo già redatto e inizio lavori previsto per settembre per la ristrutturazione del Provveditorato agli studi cui seguirà poi la...

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MACERATA  - Progetto definitivo già redatto e inizio lavori previsto per settembre per la ristrutturazione del Provveditorato agli studi cui seguirà poi la sistemazione della Prefettura mentre per la sede della Questura si è in attesa di sciogliere il nodo di sapere se sarà costruita una nuova caserma su cui potrebbero confluire i fondi del post sisma oppure si provvederà a progettare l’intervento nell’attuale sede.

 

La nuova amministrazione provinciale ha stabilito il cronoprogramma per il recupero dell’intera struttura del Palazzo del Governo di piazza della Libertà e dell’edificio di rappresentanza istituzionale dell’ente in corso della Repubblica. 


«I palazzi di proprietà della Provincia, mi riferisco a provveditorato, prefettura e questura sono tutti attualmente aperti e in funzione con personale al lavoro –afferma Luca Buldorini, consigliere provinciale con delega a Patrimonio e Lavori pubblici-. Per questi edifici è stato garantito un impegno di spesa complessiva pari a 19,6 milioni di euro per progetti di riqualificazione. Nel dettaglio, per il provveditorato abbiamo disponibili 2,5 milioni di euro ed è stato redatto il progetto definitivo da parte dello studio Acale, che è attualmente in fase di verifica, con una stima dei lavori da effettuare tra settembre 2022 e settembre 2023. Intanto stiamo lavorando alla sistemazione degli affitti per delocalizzare gli uffici in via Padre Matteo Ricci e piazza della Libertà. Per la prefettura abbiamo disponibili 13,3 milioni di euro ed è stato redatto un progetto preliminare dagli uffici della Provincia, si sta facendo la gara di progettazione esterna con tempi del cantiere da redigere in fase di stesura del progetto esecutivo. Infine sulla questura sono disponibili 3,8 milioni di euro ma in questo caso siamo in attesa di conoscere se verrà costruita una nuova caserma nell’area delle ex Casermette oppure no. Se ci saranno i fondi ministeriali per la nuova struttura la Provincia metterà a disposizione questa somma di cui dispone, in caso contrario andremo avanti alla stesura del progetto per ristrutturare l’attuale sede. Decisione che sarà presa entro il mese di marzo».


Un altro intervento che presto sarà realizzato riguarda la sede istituzionale della Provincia di corso della Repubblica per la quale sono disponibili 3,2 milioni di euro: è già stato redatto un progetto esecutivo per i lavori di consolidamento, miglioramento sismico, restauro e riparazione dell’edificio con tempi previsti di chiusura della parte amministrativa in quattro mesi e tempi di lavoro di due anni per il cantiere che sarà poi aperto. Il consigliere provinciale poi si toglie qualche sassolino dalla scarpa, dopo le recenti critiche che sono arrivate dalla minoranza, in particolare dal Partito democratico. 


«Dopo venti anni di centrosinistra al governo di Macerata, cinque dei quali lo hanno visto assessore comunale ai lavori pubblici – ribadisce Buldorini - il consigliere dei democrat Narciso Ricotta scopre il problema dei palazzi vuoti in centro storico. Un intervento fuori luogo e a scopo di mera propaganda politica che non fa altro che confermare il totale disinteresse al problema quando ricopriva il ruolo di amministratore. Noi siamo abituati ad inaugurare le opere finite e non i cantieri, come invece era usanza di Carancini. La nostra linea è quella di mettere a disposizione dei cittadini le capacità e le competenze affinché tutto ciò che è garantito sulla carta possa diventare una realtà nei tempi tecnici. Sullo stato di avanzamento dei lavori di riqualificazione dei palazzi di proprietà della Provincia il consigliere Ricotta si dimostra poco informato parlando di spot pre-elettorali e di uffici con pochi dipendenti. Invece di sparare a zero su una macchina amministrativa ben organizzata e competente, ereditata grazie al lavoro svolto dal presidente Antonio Pettinari, nella veste di consigliere provinciale potrebbe adoperarsi invece per richiedere un confronto diretto basato su contenuti concreti e sulle fattibilità». 

 

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Corriere Adriatico