Paradosso ricostruzione, per abbattere i palazzi inagibili serve un muro da 4,5 milioni

Il palazzo comunale di Macerata
MACERATA - Si fa presto a dire demolizione e ricostruzione, poi emergono “sorprese” che rischiano di bloccare i già lunghi e complicati iter burocratici. Gli...

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MACERATA - Si fa presto a dire demolizione e ricostruzione, poi emergono “sorprese” che rischiano di bloccare i già lunghi e complicati iter burocratici. Gli approfondimenti tecnici legati al piano di demolizione e di ricostruzione dei quattro grandi condomini di via Maffeo Pantaleoni, nella zona della scuola Fermi, resi inagibili dal terremoto del 2016, hanno fatto emergere il rischio che la demolizione degli immobili possa provocare un cedimento dell’adiacente sede stradale.

 

Ed allora? La proposta è quella di realizzare un muro di sostegno. Sembrava però un’operazione relativamente semplice da condurre in porto ed invece la cifra che sarà necessaria ha preso in contropiede un po’ tutti: si parla di 4.5 milioni di euro. 

Il Comune ha bussato alla porta del commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini per inserire anche questo intervento nei vari lavori finanziati con i fondi per la ricostruzione postsisma e sembra che gli approcci siano stati positivi. Nei giorni scorsi la giunta ha approvato, con voto unanime, una delibera per la realizzazione del manufatto. Nell’atto amministrativo si ricorda come nel gennaio dell’anno scorso era stato affidato all’architetto Giacomo Tolozzi l’attività di studio preliminare di sistemazione urbana, viabilità e riallineamento di Via Coniugi Zorli con l’innesto su via Maffeo Pantaleoni e che il citato professionista ha consegnatolo studio due mesi dopo. Poi il Comune si è attivato con la struttura commissariale per la ricostruzione per la demolizione e ricostruzione dei quattro grandi condomini di via Pantaleoni e in via Zorli, danneggiati dal sisma.

Nello scorso mese di marzo gli amministratori dei condomini interessati hanno ribadito la necessità dell’emanazione dell’ordinanza speciale al fine di dare concreta attuazione agli interventi di ricostruzione degli immobili, interventi che richiedono la previa realizzazione di un’importante opera di contenimento su suolo pubblico, consistente in opere di sostegno, di sistemazione delle strade, dei marciapiedi, della pubblica illuminazione, dei sottoservizi quali acquedotto, fognature, linee di energia elettrica, di telefonia e dati, di adduzione del gas, nonché di quant’altro necessario sulla parte pubblica.

Un approfondimento a livello di studio di fattibilità tecnico economica è stato redatto dagli ingegneri Paolo Margione e Giampaolo Capaldini e la spesa preventivata per la realizzazione del progetto è di 4,5 milioni di euro. Ora appunto si è in attesa della comunicazione della struttura commissariale per mettere in cantiere l’opera di realizzazione del muro di contenimento lungo via Maffeo Pantaleoni, utile - secondo i tecnici - ad evitare i rischi di un cedimento della strada della Pace.
 

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Corriere Adriatico