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OFFERTA SPECIALE
MACERATA Il dottor Mauro Pelagalli guida il dipartimento Materno Infantile della Ast Macerata. Camerte di origine, il dottor Pelagalli si è laureato e specializzato alla Cattolica Policlinico Gemelli. «Ho fatto esperienze - osserva Pelagalli - in giro per l’Europa e sono rientrato nelle Marche a San Severino che, pur essendo una realtà piccola, per la chirurgia laparoscopica era una realtà antesignana, all’avanguardia regionale. Oggi è una metodica che applichiamo in tutti i distretti, oggi abbiamo il 3D, il 4K, tutta la tecnologia possibile e immaginabile, a quell’epoca c’erano due pinzette, una forbice e un insufflatore di Co2. Sono stato a San Severino per otto anni, poi a Macerata nel dicembre 2011».
L’impegno
Cosa ha trovato? «La chirurgia non era all’avanguardia, ci siamo messi al lavoro per creare un’equipe che guardasse al futuro, rispettando le forze in campo ma creando un vivaio di medici e questo siamo riusciti a farlo. L’età media dei medici è di 40 anni. Io sono sempre rimasto legato al Gemelli che oggi è convenzionato con noi. Abbiamo iniziato allora la ginecologia oncologica, la Regione Marche ci ha attribuito la qualifica di centro regionale per il tumore dell’ovaio ci ha riconosciuto il Pdta, il percorso diagnostico terapeutico assistenziale, dall’inizio alla fine e che ho voluto fosse gratuito»
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L’organizzazione dei servizi: «A queste attività si associano tutti i servizi iniziando dalla diagnostica ecografica la cui responsabile è la dottoressa Cristina Martino che è una eccellenza italiana nel settore. Altro caposaldo in squadra è la dottoressa Valentina Paris». La ginecologia: «Abbiamo fatto uno sforzo importante portandolo a un livello molto elevato. Da circa due anni abbiamo un ambulatorio dedicato per l’endometriosi, poi ci sono tutti i percorsi per la parte oncologica».
Il ritorno all’ostetricia: «Ottimo rapporto con il territorio per il pre e per il post partum oltre all’allattamento, al tempo stesso in reparto il parto ha tante opzioni, dal parto in acqua, all’epidurale, allo sgabello olandese e alle altre modalità richieste». Flussi tutti da organizzare e ad occuparsene è la coordinatrice Fabia Pioli: «In ostetricia abbiamo 39 posti letti e altri 8 posti letto in ginecologia. Il gruppo di lavoro è formato da 31 ostetriche, sette infermiere e cinque operatori. In ginecologia abbiamo una media di 3300 ricoveri annui». Giusto per capire le proporzioni, l’intero ospedale di Camerino registra duemila ricoveri annui».Il risvolto oncologico: «Siamo stati grandemente sostenuti dalla direzione aziendale, le sale operatorie hanno tutta la tecnologia disponibile per fare interventi di alta complessità».
Le soddisfazioni
Le maggiori soddisfazioni: «L’apprezzamento da parte dell’utenza di tutto il mio gruppo. Noi siamo gli ultimi di una lunga catena che comincia con il paziente, abbiamo ambulatori con accesso diretto». Ed ecco infine la squadra di medici al fianco del direttore Mauro Pelagalli: il vicedirettore è Francesco Magliacano, poi Cristina Martino responsabile del servizio di ecografia e diagnostica ostetrica, Maria Giovanna Piermartiri responsabile dell’ambulatorio per la tutela della salute della paziente,Francesca Orici è la responsabile della unità di ginecologia oncologica, Edoardo Cola incaricato di chirurgia endoscopica miniinvasiva, Valentina Paris responsabile del servizio di ecografia ginecologica oncologica di secondo livello, Francesca Panfoli e Gloria Pierucci che sono le new entry, Marta Tassetti che sta facendo un master in medicina olistica, Maurizio Loiacono che si occupa di menopausa, Paola Vitali, si occupa di patologia ostetrica, Rossana Martorana che gestisce il centro di terapia della fertilità».
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Corriere Adriatico