Massimiliano Fraticelli (Azione) attacca: «Due volte in ospedale per fare le analisi, solo Macerata così»

Azione attacca: «Due volte in ospedale per fare le analisi, solo Macerata così»
MACERATA «Assurdo dover andare due volte, con relative file, in ospedale per le analisi, assurdo che una simile procedura sia usata solo a Macerata e non negli altri...

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MACERATA «Assurdo dover andare due volte, con relative file, in ospedale per le analisi, assurdo che una simile procedura sia usata solo a Macerata e non negli altri ospedali»: il coordinatore provinciale di Azione Massimiliano Fraticelli picchia duro sul tema dei servizi sanitari: «Attualmente, per fare le analisi - dice l’esponente del partito di Calenda - in ospedale bisogna fare una fila interminabile solo per ottenete una prenotazione. Non esistono modalità di prenotazioni online. Poi, una volta ottenuta, si deve tornare a distanza di 15-20 giorni per eseguire il prelievo».  



«Solo questa circostanza - prosegue - ha dell’incredibile, considerando come tutte le strutture private maceratesi non richiedano la prenotazione, ma si arriva veramente all’assurdo quando si apprende come questa regola valga solamente per l’ospedale di Macerata e non per quello di Civitanova e Camerino. A Macerata dobbiamo effettuare una prenotazione mentre a Civitanova si può tranquillamente andare in ospedale ed eseguire immediatamente le opportune analisi». 

«Prima della pandemia nessuna prenotazione o limite»
 

«Ricordiamo tutti come funzionavano le cose prima della pandemia - continua ancora l’esponente del partito di Calenda - . Nessuna prenotazione e nessun limite al numero dei prelievi, che invece oggi sembrerebbero essere all’incirca di 80 giornalieri, contro gli oltre 150-200 di un tempo. Ebbene, la questione è talmente inverosimile che si fa fatica anche a commentarla. Non è dato capire il motivo per cui questa misura eccezionale continui ad essere applicata solo a Macerata, ma è senz’altro certo che di questa situazione siano in molti a beneficiarne, prime fra tutti le nostre strutture private che ringraziano sentitamente. Non oso pensare quale possa essere il danno economico che l’Asur abbia subito e continui a subire. Immagino anche la frustrazione del personale del laboratorio analisi di Macerata, fiore all’occhiello del nostro nosocomio, a veder sminuito il suo ruolo. Ritengo che sarebbe opportuno ed utile per la nostra città capire le ragioni di questa grave disfunzione ed, eventualmente, come si possa rimediare nell’immediato».

 

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Corriere Adriatico