Nuova Valpotenza, tracciate le linee per realizzare l’opera: il fiume in sicurezza è il primo obiettivo

Nuova Valpotenza, tracciate le linee per realizzare l’opera: il fiume in sicurezza è il primo obiettivo
MACERATA - Il futuro della nuova Valpotenza prende forma grazie a due diverse linee di intervento che dai prossimi mesi andranno avanti di pari passo per dare alla vallata...

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MACERATA - Il futuro della nuova Valpotenza prende forma grazie a due diverse linee di intervento che dai prossimi mesi andranno avanti di pari passo per dare alla vallata una infrastruttura capace di rilanciare l’intera economia provinciale. Da un lato il progetto che riguarda l’asse viario, dall’altro la messa in sicurezza del fiume Potenza con la realizzazione di un percorso ciclopedonale che costeggia il corso d’acqua. Due lati della stessa moneta lanciata durante l’ultimo tavolo di confronto al Ministero dei trasporti dove il viceministro Edoardo Rixi ha incontrato il presidente della Provincia Sandro Parcaroli, il vice con delega alle infrastrutture Luca Buldorini e i rappresentanti delle associazioni di categoria.

 

La proposta

Un incontro da cui appunto è emersa la proposta dei vertici della Provincia di intervenire su due filoni anche in base alla disponibilità dei fondi del Pnrr per la messa in sicurezza e quelli disponibili dal 2028 per la realizzazione dell’infrastruttura vera e propria. Chiara quindi la tabella di marcia: per quanto riguarda la realizzazione della strada, l’idea proposta dalla Provincia è quella di una carreggiata larga 10,5 metri da realizzare parallelamente al fiume e complanare. Un intervento che vedrà il primo step nella pubblicazione del bando per la realizzazione del progetto che - a seguito della firma della convenzione al Mit - secondo i vertici della Provincia potrà avvenire entro il 2024. L’obiettivo, infatti, è quello di avere pronto il progetto per il 2028, quando saranno disponibili i fondi ministeriali per la realizzazione di ulteriori infrastrutture. Nel frattempo andrà avanti a pieno ritmo anche il secondo filone: quello della messa in sicurezza del corso d’acqua dal punto di vista idrogeologico. È questa infatti, secondo la Provincia, la vera opportunità per la quale si potranno cogliere da subito i fondi del Pnrr. La proposta prevede infatti apposite vasche di espansione lungo il fiume per il contenimento delle piene. Grazie a queste sarà possibile accumulare il materiale in eccesso che il fiume espelle e utilizzarlo per la realizzazione dell’infrastruttura, puntando a un risparmio pari a circa il 30% sulla realizzazione dell’opera.

Gli step

Questo step vedrà protagonista la Regione, tramite il Genio civile responsabile della messa in sicurezza dal punto di vista idrogeologico, che potrà programmare l’intervento per cogliere l’opportunità del Pnrr. Sarebbe quindi il primo lavoro propedeutico per la realizzazione della strada. Allo stato attuale, infatti, il Piano di assetto idrogeologico non permetterebbe la realizzazione della strada a ridosso del fiume, poiché le caratteristiche della messa in sicurezza non rispondono a quelle richieste. Senza il lavoro sugli argini e la realizzazione di una pista ciclopedonale, quindi, il tracciato dovrebbe attraversare diversi terreni senza tener conto del percorso del fiume. La messa in sicurezza del corso d’acqua, invece, permetterà ai tecnici di rivedere il tracciato complanare al fiume e interessare i terreni solo in maniera marginale rispetto a quanto era stato prospettato in un primo momento. Una proposta, dunque, che non solo garantirebbe un minor consumo di suolo, ma renderebbe stabile anche la microeconomia di quella zona che, in una successiva programmazione urbanistica, acquisirebbe un valore aggiunto rispetto a quello attuale. Con la nascita del nuovo Centro fiere, infatti, non è esclusa la necessità di far sorgere in zona ulteriori servizi ricettivi e infrastrutture. Linee tracciate, quindi, ora l’obiettivo è quello di passare ai fatti.

 

 

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Corriere Adriatico