Mobilitazione contro l’edificabilità. Cicarè: «Ora è impossibile andare da via Panfilo a via Due Fonti»

Mobilitazione contro l’edificabilità. Cicarè: «Ora è impossibile andare da via Panfilo a via Due Fonti»
MACERATA Torna a far discutere la questione della variante al piano regolatore per rendere edificabile un’area di via Panfilo destinata a verde pubblico. Nel punto che di...

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MACERATA Torna a far discutere la questione della variante al piano regolatore per rendere edificabile un’area di via Panfilo destinata a verde pubblico. Nel punto che di solito veniva utilizzato dai passanti per accedere, utilizzando un’area privata, in via Due Fonti sono comparsi alcuni blocchi di cemento a rendere impraticabile il transito. A occuparsene è di nuovo il consigliere comunale di Strada Comune Alberto Cicarè che osserva.

 

Il fatto

Cicarè osserva: «E così dopo quello di Berlino abbiamo il muro di Macerata. Quello rendeva impossibile ai cittadini di Berlino est di passare nella Germania federale, questo impedisce ai residenti in via Panfilo di andare a trovare la nonna in via Due Fonti. La storia si ripete, anche se scade nel ridicolo. Tutto nasce da una richiesta di variante urbanistica, per rendere edificabile un'area che il Prg destina a verde pubblico. Un posto con tanti ulivi, che potrebbe diventare un bel parco a servizio del quartiere e della scuola primaria che sta proprio lì sopra. La variante è stata approvata a luglio scorso, col nostro voto contrario. Ma per essere definitiva, la variante doveva passare di nuovo in Consiglio. Abbiamo fatto delle osservazioni, i residenti si sono mobilitati, hanno fatto una raccolta firme e il giorno in cui ci doveva essere la decisione definitiva sono venuti numerosi in Consiglio. E così la variante si è fermata, è stata ritirata. Bisogna dare atto all'amministrazione che sembra aver deciso a favore dei cittadini. Ma questo ha fatto innervosire il privato proprietario dell'area». Aggiunge Cicarè: «È sorto questo muro, che impedisce un passaggio pedonale che durava da anni, molto comodo per chi ci abita. Blocchi di cemento, proprio vicino agli striscioni che chiedono di fermare il cemento».

Il dubbio

«Ora - secondo Cicarè - bisogna capire se quei blocchi lì, non un semplice cancello apribile all'occorrenza, che impediscono in modo permanente l'accesso al fondo sono legittimi, costituiscono un pericolo o comunque sono una lesione del decoro così caro a chi ci governa. E poi, sarà necessario fare quel parco pubblico che l'interesse pubblico, non quello di un privato, richiede. Sarà il nostro piccolo 1989, quando verrà abbattuto il muro di via Panfilo».

 

 

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Corriere Adriatico