Negoziante salva due donne molestate a Macerata. Il questore Silipo nomina Stefano Mancini poliziotto ad honorem. «Gesto normalissimo, non sono un eroe»

Negoziante aiuta due donne molestate in corso Cairoli. Il questore Silipo lo nomina poliziotto ad honorem
MACERATA - «Ho visto due donne molestate pesantemente da un uomo ubriaco, ho cercato di allontanarlo e ho fatto entrare le donne nel negozio, poi ho chiamato il 112»....

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MACERATA - «Ho visto due donne molestate pesantemente da un uomo ubriaco, ho cercato di allontanarlo e ho fatto entrare le donne nel negozio, poi ho chiamato il 112». È il racconto di Stefano Mancini, il commerciante che ieri è stato nominato dal questore Luigi Silipo poliziotto ad honorem.

 


«È stato un atto di grande senso civico e coraggio. È da prendere ad esempio», ha sottolineato il capo provinciale della polizia. Tutto è successo l’11 luglio scorso. «Di solito non sono mai fuori dal negozio – ha raccontato Mancini, titolare con la moglie di un negozio di gastronomia in piazza Nazario Sauro –, ma quel pomeriggio ero uscito un attimo perché mi aveva chiamato un amico. È stato allora che ho visto un uomo ubriaco che stava importunando pesantemente due donne con parole pesanti. Ho cercato di allontanarlo e ho fatto entrare le donne in negozio. Lui prima si è allontanato poi è tornato indietro, voleva entrare, mi stava mettendo la mano sulla spalla, gli ho detto “La mano la levi, esci subito dal negozio”. Lui è uscito, nel frattempo ho chiamato il 112, quando è arrivata la pattuglia della polizia gli ho indicato l’uomo che indossava un cappello di paglia e che stava raggiungendo piazza Mazzini. La pattuglia lo ha raggiunto e lo ha fermato».

Era aggressivo

L’uomo, un 47enne romeno, aveva reagito in maniera aggressiva per cui era stato denunciato per molestie e violenza privata nei confronti delle donne e per resistenza nei confronti dei poliziotti. Dopo l’attività istruttoria eseguita dalla Divisione polizia anticrimine della questura guidata dal dirigente Patrizia Peroni, il questore ha emesso nei suoi confronti un Daspo urbano (il Dacur) che gli vieta l’accesso e lo stazionamento nei pressi del locale di piazza Nazario Sauro dove erano avvenuti i fatti e di tutti quelli vicini, per almeno un anno. «A volte cerchiamo la mafia nei grandi avvenimenti – ha sottolineato il questore Silipo –, ma la mafia, nel senso letterale del termine, la si può vedere ogni giorno in noi stessi se non reagiamo alle prevaricazioni, se chiudiamo gli occhi e ci giriamo dall’altra parte. In questo caso Mancini non si è girato dall’altra parte ed è intervenuto. Questa è la forza della civiltà, per me è un piacere celebrare questo atto di grande senso civico e di coraggio». 


«Il mio è stato un gesto normalissimo da cittadino che ha visto delle persone in difficoltà. Non sono un eroe, avrei aiutato qualsiasi persona in qualsiasi momento, non merito tutto questo», ha concluso Mancini ricevendo materialmente la pergamena dal vicequestore Peroni. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico