MACERATA - La madre muore, la figlia continua a ricevere la sua pensione e si guarda bene dall'avvertire gli organi previdenziali: la Finanza la denuncia e le sequestra...
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I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata hanno individuato una donna di mezza età, residente in un Comune dell’entroterra maceratese, la quale, per ben oltre cinque anni dalla morte della madre ottantatreenne, ha continuato a percepire mensilmente dall’Inps le somme erogate per tre distinti trattamenti pensionistici, cui l’anziana aveva diritto (di vecchiaia, di reversibilità e di accompagnamento per invalidi civili).
Le indagini, hanno permesso di accertare che l’atto di morte dell’anziana donna era stato regolarmente e tempestivamente trascritto nei registri anagrafici del Comune, ma la relativa comunicazione era giunta al Ministero dell’Interno solamente nel mese di settembre 2018. In questo lunghissimo periodo, la donna si è ben guardata dal segnalare all’Inps l’inconveniente ed ha continuato ad incassare le pensioni, accreditate sul conto corrente cointestato con la mamma, rendendosi, pertanto, responsabile del reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche a danno dello Stato.
Per i fatti accertati, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Macerata ha emesso, su richiesta del Pubblico Ministero, un decreto di sequestro preventivo, anche nella forma per equivalente, avente a oggetto il profitto della fattispecie delittuosa in argomento, ammontante ad oltre 107.000 euro. Ma i conti delld onna sono vuoti, quindi hanno sottoposto a sequestro due unità immobiliari intestate alla donna.
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Corriere Adriatico