OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
MACERATA - Quarto giovedì di movida con ordinanza affollatissimo di giovani in città, con molte feste di laurea che si sono intrecciate alla consueta presenza di ragazzi che salgono a Macerata per questo appuntamento col divertimento. Una situazione tutto sommato sotto controllo da parte delle forze dell’ordine che non hanno dovuto effettuare interventi repressivi, salvo qualche eccesso registratosi in alcuni vicoli con bottiglie rotte e urina in qualche angolo del centro.
Situazione questa nei vicoli, segnalata anche dai residenti che hanno chiesto un incontro al sindaco per il 14 ottobre nel corso del quale discutere proprio delle situazioni che si verificano nei giovedì notte a Macerata per effetto della movida.
Le sanzioni elevate giovedì scorso sono state due ed hanno riguardato auto che erano state parcheggiate in zone dove era vietato. Ma anche questo fenomeno, rispetto al passato, si è molto ridimensionato segno che c’è maggiore consapevolezza. Polizia locale, carabinieri e polizia di Stato hanno attenzionato una quindicina di aree del centro storico, in particolare le zone da dove in passato erano arrivate segnalazioni dai residenti di situazione scabrose provocate dalla presenza di giovani che avevano ecceduto nella movida notturna. Stavolta, rispetto al passato, non si sono registrate situazioni di occupazione abusiva con tavoli sotto il porticato del Palazzo degli Studi in via Gramsci. Per il momento, visto gli effetti positivi riscontrati, l’amministrazione comunale non intende ritoccare l’attuale ordinanza legata alla movida del giovedì che si preannuncia sempre più universitario visto il ritorno in presenza di tanti studenti a Unimc.
Dopo il 16 ottobre verrà fatto un bilancio tra forze dell’ordine e Comune per valutare se continuare ad attuare questa ordinanza anche in futuro o cambiarla. Tra i punti più importanti dell’ordinanza in vigore c’è l’eliminazione di obbligo di utilizzo delle mascherine all’aperto, allungato di un’ora l’orario di apertura dei locali (fino alle due di notte). Tutti i locali della città dovranno chiudere alle due con l’obbligo di sgomberare, entro la mezzora successiva, tutti i clienti ancora rimasti e di sistemare sedie e tavolini esterni. Dalla mezzanotte fino alle 6, per contenere l’inquinamento acustico e tutelare il riposo dei residenti, vengono adottate le dovute misure per non rendere udibile la musica all’esterno degli esercizi.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico