Movida in centro, la terza ordinanza è ancora più soft: Parcaroli revoca anche l’obbligo di chiusura dei locali alle 2 di notte

Movida in centro, la terza ordinanza è ancora più soft: Parcaroli revoca anche l’obbligo di chiusura dei locali alle 2 di notte
MACERATA  - «Il 16 ottobre è scaduta l’ordinanza che ho firmato un mese fa relativa alla movida del giovedì sera. Il comportamento della maggior...

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MACERATA  - «Il 16 ottobre è scaduta l’ordinanza che ho firmato un mese fa relativa alla movida del giovedì sera. Il comportamento della maggior parte dei giovani è stato di rispetto e sano divertimento ma purtroppo c’è una minoranza che continua a penalizzare tutti con atteggiamenti irrispettosi verso la città, verso i coetanei, i residenti e i commercianti».

 

A parlare è il sindaco Sandro Parcaroli, che entra subito nel merito: «Stiamo valutando una nuova ordinanza, in sinergia con la prefettura e le forze dell’ordine e volta all’ordine pubblico e a garantire la sicurezza, che entrerà in vigore già da giovedì, per contenere l’inquinamento acustico per la tutela dei residenti, e continuerà a vietare l’asporto di bevande contenute in bottiglie di vetro e alluminio su tutto il territorio comunale». 


Si tratta della terza ordinanza in tema di movida in poco più di un mese. Come era già noto, il sindaco non ha prorogato quella firmata il 14 settembre ed è intenzionato ad allentare ulteriormente le regole, venendo incontro alle richieste dei titolari dei locali. Ma d’altro canto lo stesso primo cittadino ribadisce la massima attenzione nei confronti dei residenti del centro, che in più di un’occasione hanno evidenziato i disagi causati dal caos movida. «In questi giorni abbiamo incontrato proprio i residenti del centro storico - spiega Parcaroli - e abbiamo spiegato loro che è al vaglio un progetto di implementazione della videosorveglianza che prevede nuove telecamere in zone strategiche del centro città. La polizia locale, che ringrazio per il grandissimo lavoro, ha anche incrementato i controlli sui posteggi riservati ai residenti e sono state sanzionate mediamente 30 vetture ogni giovedì. Rinnovo l’invito a tutti a voler bene alla città garantendone la vivibilità con comportamenti rispettosi ed educati».

La prima ordinanza risale al 7 settembre. In quell’occasione era stata adottata la linea dura: locali chiusi all’una e mascherina obbligatoria all’aperto. I commercianti fecero sentire la loro voce, lamentando anche un calo degli incassi. E venne trovato un compromesso, messo nero su bianco con l’ordinanza del 14 settembre: niente più obbligo di mascherina all’aperto, chiusure posticipate alle 2. E oggi Parcaroli dovrebbe firmare il terzo provvedimento, ancora più soft. Revocato l’obbligo di chiusura dei locali alle 2, resta vietato l’asporto di bevande contenute in bottiglie di vetro e alluminio.

E per quanto riguarda la viabilità, come già previsto dalle prime due ordinanze, con ogni probabilità sarà confermato lo stop alle auto in centro durante la movida notturna. Sono invece in corso valutazioni sugli orari in cui è possibile vendere bevande alcoliche. Parcaroli sta gestendo la situazione in sinergia con il comandante della polizia locale e con l’assessore alla Sicurezza Paolo Renna. Contatti stretti, come detto, anche con la prefettura e i vertici locali delle forze dell’ordine. Una questione non facile da gestire per il sindaco, che deve far conciliare le esigenze dei commercianti con quelle dei residenti del centro storico. Ed evitare che la movida del giovedì possa essere un pericoloso veicolo per la diffusione del Covid.

 

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Corriere Adriatico