Addio a Carassai, l’esperto di funghi ucciso da una malattia. È stato uno dei fondatori dell’Associazione micologica Monti Sibillini

Addio a Carassai, l’esperto di funghi ucciso da una malattia, È stato uno dei fondatori dell’Associazione micologica Monti Sibillini
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MACERATA - Si è spento ieri mattina all’ospedale regionale di Torrette ad Ancona, dopo aver combattuto strenuamente contro una malattia che da anni ne aveva minato il fisico, l’esperto micologico maceratese Ennio Carassai. Aveva 75 anni, gran parte dei quali dedicati alla passione di una vita: lo studio dei funghi.

 

«È stato un precursore del settore e cofondatore dell’associazione micologica naturalistica Monti Sibillini che vide la luce nel 1996 a Macerata, di cui fu a lungo presidente – ricorda Rossano Fusari, che ricopre la posizione di vertice del sodalizio dopo l’abbandono, per ragioni di salute, di Carassai -. Botanico ed esperto micologico, Carassai è stato un maestro per tutti noi, esperti, soci e simpatizzanti, saliti ad un centinaio di unità nell’associazione maceratese. Ricordo le numerose occasioni in cui Enrico veniva chiamato ad intervenire per la sua esperienza e perizia nell’organizzazione periodica dei corsi da parte delle allora Comunità Montane. Venivano organizzati in collaborazione con la Regione e vari Comuni, per consentire agli appassionati di maturare la giusta esperienza, soprattutto nel riconoscimento dei funghi, alcune specie dei quali, se colti erroneamente a scopo gastronomico, possono portare a conseguenze anche irreparabili. La sua opera è stata determinante per consentire agli appassionati di pervenire al sospirato patentino di cercatore di funghi. Fu una personalità di spicco del settore tanto da ottenere l’abbinamento del suo nome ad un particolare nuovo tipo di fungo, il cosiddetto “Agaricus Carassaii”. Con la sua perdita - conclude - perdiamo uno studioso di grande carisma». Già scomparsa la consorte, a scortare Carassai nel suo ultimo viaggio terreno ci saranno i figli Andrea e Paolo con i figli, i nipoti ed i tanti amici che con lui condividevano la passione per la natura. 

 

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Corriere Adriatico