Si è spento Gaetano Bruno, bandiera della Maceratese. Protagonista del calcio anni ‘60

Gaetano Bruno
MACERATA - Una bandiera della Maceratese che disputava al campo dei Pini i campionati di serie C nei primi anni Sessanta, un personaggio legatissimo a corso Cairoli dove viveva e...

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MACERATA - Una bandiera della Maceratese che disputava al campo dei Pini i campionati di serie C nei primi anni Sessanta, un personaggio legatissimo a corso Cairoli dove viveva e dove lo si incontrava spesso impegnato a discutere con gli amici, principalmente di calcio. Gaetano Bruno, maceratese di ottanta anni, si è spento l’altra notte in ospedale a Macerata dov’era ricoverato per un male che lo ha portato via in breve tempo.

 


Ottanta anni, appunto la vita di Gaetano Bruno, vita, segnati dall’amore per la famiglia, dalla passione per il calcio e dall’impegno profuso nel lavoro. Bruno è stato un protagonista della Maceratese (maglia biancorossa indossata dal 1959 al 1964, tre i campionati di serie C) , in campo la sua presenza si faceva notare. Chiusa la parentesi calcistica (Tolentino, Maceratese e Sangiorgese i suoi club di riferimento), il ragionier Gaetano Bruno aveva messo le sue competenze professionali al servizio di una impresa di Morrovalle. 


L’altro ieri l’ex calciatore della Maceratese si è spento: lascia la moglie Giulia, la figlia Monica, i fratelli Salvatore e Camillo, gli amici di una vita trascorsa con grinta e passione. I funerali si svolgeranno sabato prossimo alle 9 nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore. Tanti i messaggi di cordoglio. 


L’ex presidente della Maceratese Maurizio Mosca: «un amico carissimo da sempre, un grande giocatore di una Maceratese indimenticabile. Mio padre mi portava sempre a vedere le partite della Rata al vecchio campo dei pini, lui era sempre tra i più grandi: un cuore, un coraggio, una grinta, una bravura indimenticabili. Belli i ricordi di quando ci si incontrava in Corso Cairoli e le parole che mi diceva per iniziare una chiacchierata: “ no, tu me devi spiegà....”. Riposa in pace Gaetà, resterai nel cuore, sempre».

 

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Corriere Adriatico