Macerata, molestie sessuali in ufficio a una dipendente: condannato

Molestie sessuali
MACERATA - Accusato di aver molestato sessualmente la dipendente, toccandola, sfregando il proprio corpo sul suo e baciandola. Oggi pomeriggio un agente pubblicitario...

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MACERATA - Accusato di aver molestato sessualmente la dipendente, toccandola, sfregando il proprio corpo sul suo e baciandola. Oggi pomeriggio un agente pubblicitario anconetano di 64 anni, è stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione.


I fatti contestati sarebbero avvenuti a Macerata nel 2011 quando, secondo l’accusa, l’uomo avrebbe costretto una giovane dipendente a subire atti sessuali abusando del loro rapporto di lavoro. Diversi sarebbero gli episodi contestati: una volta mentre erano in macchina lui le avrebbe accarezzato le gambe, un’altra volta, in ufficio l’avrebbe afferrata, bloccata e poi baciata. In un’occasione, mentre la giovane era al computer, l’agente pubblicitario l’avrebbe avvicinata strofinando il proprio corpo su di lei. Ieri la sentenza. Il Pm Cristina Polenzani aveva chiesto la condanna a tre anni e sei mesi di reclusione. Più lieve la condanna inflitta dai giudici del collegio: due anni e sei mesi di reclusione e 12.500 euro di risarcimento, oltre al pagamento delle spese legali. 
La giovane era parte civile con l’avvocato Gerardo Marcantoni. Disposte anche le pene accessorie dell’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e l’interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla tutela, alla curatela e all’amministrazione di sostegno. L’imputato era difeso d’ufficio dall’avvocato Federico Pezzoni, ieri sostituito dal collega Vanni Vecchioli che, una volta lette le motivazioni della sentenza, potrà decidere un eventuale ricorso in Appello. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico