Molestie sessuali su una sedicenne disabile nella casa famiglia, a processo un uomo di 60 anni che ora vive a Senigallia

L’avvocato Alberto Rossi tutela la vittima
MACERATA - Atti sessuali su minorenne, nei guai un 63enne che ora vive fuori provincia. La delicata vicenda finita ieri all’attenzione del giudice dell’udienza...

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MACERATA - Atti sessuali su minorenne, nei guai un 63enne che ora vive fuori provincia. La delicata vicenda finita ieri all’attenzione del giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Macerata Claudio Bonifazi e del pubblico ministero Vincenzo Carusi riguarda episodi avvenuti nel corso del 2021 in una casa famiglia di un Comune dell’entroterra maceratese. 

 


La vicenda 

All’epoca nella struttura era ospite un uomo che oggi ha 63 anni e che era in difficoltà e per questo era stato accolto nella casa famiglia. Tra le persone presenti nella struttura c’era anche una 16enne, con una tragedia familiare alle spalle, e affetta da una disabilità importante. La minore era stata affidata ad una coppia e dopo i fatti si era confidata proprio con la donna che l’aveva accudita come se fosse sua figlia, raccontandole tutto. La 16enne aveva riferito di essere stata avvicinata dal 60enne che in precedenza l’avrebbe toccata, ma all’epoca la minore non aveva dato peso a quegli “incidenti”, pensando che fossero tali e non dei palpeggiamenti. Aveva invece rivalutato quei comportamenti quando un giorno l’uomo l’aveva avvicinata e aveva iniziato a compiere su di lei atti sessuali. La giovane si era quindi allontanata e lui non avrebbe insistito ma turbata per quanto accaduto aveva raccontato tutto alla donna. La vicenda fu immediatamente segnalata all’autorità giudiziaria e l’uomo fu allontanato dalla struttura e ora si trova a Senigallia. La Procura aprì un fascicolo per accertare i contorni della vicenda e ricostruire eventuali responsabilità a carico dell’uomo. Una volta raccolti sufficienti elementi il pubblico ministero titolare del fascicolo ha chiesto il rinvio a giudizio del 63enne. Ieri l’udienza è stata rinviata al prossimo 12 luglio perché il difensore dell’imputato, l’avvocato Francesca Pettinelli, ha aderito allo sciopero indetto dagli avvocati contro la riforma Cartabia. Per la persona offesa, rappresentata da un tutore, era presente in aula l’avvocato Alberto Rossi.

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Corriere Adriatico