MACERATA - Aveva costretto il padre a lasciare la propria casa e a trovare rifugio in un albergo per non essere aggredito. Il figlio, però, aveva iniziato a cercarlo in ogni...
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Al rifiuto della donna, il giovane l'avrebbe aggredita con pugni e schiaffi. La prima volta il giovane era entrato nell'abitazione della domestica, di origine romena, dopo aver sfondato il portone di ingresso, poi dopo averla presa a pugni, aveva estratto un coltello da cucina, l'aveva minacciata di morte e le aveva sferrato una coltellata a un ginocchio. Tre giorni dopo il trentasettenne era tornato dalla domestica. Al rifiuto di lei di rivelare dove fosse il padre l'aveva afferrata per i capelli e le aveva sbattuto la testa contro il muro. Ieri la vicenda è finita all'attenzione del Gup Domenico Potetti e del Pm Cristina Polenzani.
Per un difetto di notifica l'udienza è stata rinviata a mercoledì prossimo. L'imputato è difeso dall'avvocato Gianluca Brizi, ieri sostituito in aula dal collega Paolo Cecchetti.
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