Smantellato il parco del cavalier Prato: i materiali verranno conservati in un magazzino di Piediripa

Smantellato il parco del cavalier Prato: i materiali verranno conservati in un magazzino di Piediripa
MACERATA Non sarà più un parco-museo a cielo aperto come i maceratesi l’hanno conosciuto ma un’installazione che in futuro nello stesso luogo...

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MACERATA Non sarà più un parco-museo a cielo aperto come i maceratesi l’hanno conosciuto ma un’installazione che in futuro nello stesso luogo ricorderà la memoria del cavaliere Franco Prato il “tramandatore”.

Operai del Comune ieri al lavoro per smantellare il cosiddetto Parco della Fantasia che si trova nei pressi del passaggio a livello di via Roma e che per decenni, tra favorevoli e contrari, è stato un simbolo che non poteva essere non notato. Non solo dai maceratesi ma soprattutto da chi arrivava per la prima volta in città.

 

Il parco

Dalla vecchia pompa di benzina agli sci fino alla cabina telefonica che rappresentavano memoria di un passato archiviato sino alle insegne che negli anni Settanta campeggiavano fuori dai negozi, cartelli stradali e la “mitica” vasca di Alex Britti da ieri non ci sono più. Lo smantellamento di questa esposizione certamente unica nel suo genere è dovuta ai lavori per la realizzazione del sottopasso ferroviario in via Roma visto che proprio qui sbucherà la galleria di uscita.

Gli addetti comunali hanno provveduto a separare i materiali di risulta, che verranno portati in discarica, rispetto invece agli oggetti di maggior pregio da stoccare e conservare, questi ultimi ammassati in un magazzino di Piediripa in attesa che in futuro trovino una collocazione diversa da quella attuale. Dunque un passo necessario ed inevitabile per, da un lato salvaguardare l’opera del cavalier Franco Prato, morto nel 2022 a 84 anni, dall’imminente arrivo delle ruspe del cantiere del sottopasso ferroviario, e dall’altro per riflettere e ripensare in futuro, quando saranno conclusi i lavori in tutta l’area, dove e come ricollocare un qualcosa che ricordi cosa in quello spezzone di terreno alle porte del capoluogo c’è stato sin dagli anni Ottanta.

L’esposizione

«Per quanto riguarda l’esposizione realizzata dal cavaliere Franco Prato nei pressi del passaggio a livello - ha sottolineato l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori - tutta l’area è stata acquisita dal Comune e deve essere liberata perché oggetto di lavorazioni per il sottopasso ferroviario. Una volta conclusa l’opera vedremo se e come individuare un qualcosa che possa lasciare la memoria, come ci ha chiesto la famiglia, di questa iniziativa fatta da Prato.». L’assessore ricorda poi come da parte della famiglia di Prato ci sia stata ampia collaborazione nella messa a disposizione bonaria dei terreni occupati dal museo a cielo aperto necessari per realizzare il sottopasso ferroviario.

Il ringraziamento

«Sotto questo aspetto ringrazio pubblicamente la famiglia Prato che è venuta incontro alle esigenze del Comune –ha proseguito Marchiori- evitando le lunghe procedure di esproprio. Alcune cose presenti in quell’area le avevano già portate via i familiari, ora viene liberato completamente il terreno. Alla fine del cantiere del sottopasso valuteremo come ricordare quella che per il cavalier Prato è stata una sua personale missione artistica, al di là che possa essere stata apprezzata o meno, comunque per Prato era un qualcosa di importante che ne ha fatto uno stile personale che a parere dell’amministrazione non va mortificato».

 

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Corriere Adriatico