Verde selvaggio lungo la ferrovia, un piano contro il rischio incendi. Previste anche sanzioni

L'incendio dell'anno scorso in via Cioci a un passo dalla ferrovia
MACERATA - Prevenire gli incendi intervenendo in prossimità della linea ferroviaria e delle scarpate dove è indispensabile tagliare l’erba secca che può...

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MACERATA - Prevenire gli incendi intervenendo in prossimità della linea ferroviaria e delle scarpate dove è indispensabile tagliare l’erba secca che può diventare focolaio di fiamme in un periodo di prolungata siccità e anche di scarsità idrica. Il Comune di Macerata si è subito mobilitata e, ricordando la paura e i danni provocati nell’estate 2021 dall’incendio scoppiato sotto via Cioci, ha fatto sua una nota di Ferrovie dello Stato avente come oggetto la prevenzione degli incendi.

 

In essa si invita il sindaco ad emettere un’ordinanza nei confronti di tutti i proprietari di terreni a confine con le linee ferroviarie, richiamandoli al rispetto delle distanze di sicurezza dalle rotaie di alberi, piante siepi e altro materiale combustibile. Invito a cui Sandro Parcaroli ha subito aderito con un’ordinanza ad hoc, in cui si ricorda che «lo sviluppo della vegetazione erbacea e arbustiva lungo le linee ferroviarie rappresenta, soprattutto nel periodo estivo, un potenziale pericolo per l’alta probabilità di innesco e sviluppo d’incendio».

Di qui l’invito a tutti i proprietari e possessori dei terreni confinanti con la linea ferroviaria ricadente nel territorio comunale di Macerata, «di verificare ed eliminare i fattori di pericolo per caduta alberi e pericolo di incendio e loro propagazione, di tenere sgombri i terreni fino a 20 metri dal confine ferroviario da materiale combustibile tipo balle di fieno, erbacce sterpaglie; di circoscrivere, in caso di fondi coltivati, la parte mietuta mediante una striscia di terreno solcato con l’aratro larga non meno di cinque metri, da tenere costantemente pulita da seccume vegetale».

«Su questo vigileremo come amministrazione comunale - assicura l’assessore alla Protezione civile, Paolo Renna - , ma pure le forze dell’ordine saranno attente al rispetto di queste norme essenziali in un periodo come questo siccitoso i cui basta un nulla per provocare un incendio. È un rischio che non possiamo permetterci anche perché siamo in un momento in cui è d’obbligo risparmiare l’acqua a causa della carenza di piogge e dell’emergenza idrica grave che ne è derivata. Sprecare acqua per spegnere gli incendi, quando li si può prevenire, non è giusto. Per quanto ci riguarda come Comune abbiamo recepito la richiesta giunta da Ferrovie dello Stato e ci stiamo attenendo a queste norme; in più interveniamo coi nostri operai laddove ci vengono segnalate situazioni che potrebbero provocare l’innesco di pericolosi incendi. Proprio di questi giorni l’intervento effettuato nelle vie Rossi e Pallotta, non lontano da dove proprio lo scorso anno era partito l’incendio che aveva lambito la ferrovia: abbiamo tolto erba e rami secchi che potenzialmente sono pericolosi perché basta un niente per far partire un incendio con queste temperature così elevate e col terreno asciutto da mesi senza piogge. E lo stesso dovranno tenere pulito il terreno i proprietari di aree che confinano con la linea ferrata, visto che i controlli li effettueremo sia noi che le forze dell’ordine e ci saranno sanzioni per chi non lo farà». 



Comune che sta intervenendo per tagliare l’erba alta lungo le scarpate che fiancheggiano alcune strade secondarie, che però sono trafficate ed il passaggio dei veicoli può rappresentare un rischio perché basta una scintilla per innescare incendi poi difficili da contenere se l’erba è alta. «Su queste strade secondarie noi interveniamo con tre pulizie l’anno, taglio dell’erba e dei tronchi secchi -ricorda ancora l’assessore Renna -, faccio l’esempio di Santa Maria in Torregiana, così non cresce troppo l’erba e anche un eventuale incendio è più semplice da controllare. Su questo chiediamo l’attenzione di tutti i cittadini nel rispettare l’ordinanza ed avere comportamenti tali da evitare incidentalmente di innescare pericolosi incendi in città».
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Corriere Adriatico