Maxirogo alla Orim, c'è accordo tra azienda e Comune per la transazione

L'azienda Orim di Piediripa di Macerata
MACERATA - La giunta comunale ha delibera nei giorni scorsi la revoca della costituzione di parte civile nei confronti degli imputati nel processo per l’incendio del luglio...

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MACERATA - La giunta comunale ha delibera nei giorni scorsi la revoca della costituzione di parte civile nei confronti degli imputati nel processo per l’incendio del luglio 2018 alla Orim di Piediripa. La notizia arriva da una delibera pubblicata ieri all’albo pretorio dell’Ente locale e che fissa in circa ventimila euro la cifra a carico dell’azienda che andrà versata al Comune di Macerata. 

 

Nel maggio 2020 la giunta allora a guida Carancini aveva affidato all’avvocato Nicola Piccinini l’incarico legale per la costituzione di parte civile prevedendo per l’udienza preliminare e il procedimento di primo grado una spesa di 5.800 euro. Ora l’accordo transattivo anche sulla base delle udienze svoltesi e del parere fornito dallo stesso legale.

«Atteso - è scritto nella motivazione della delibera - che l’intera zona in cui si è verificato l’incendio è già interessata da opera di bonifica approvata dal Comune di Macerata che la ditta sta mettendo in atto sulla base della normativa vigente e in conformità al piano già nella disponibilità del Comune e sotto il controllo della Provincia e dell’Arpam, rilevato che le parti coinvolte si sono dichiarate disposte ad addivenire ad un accordo transattivo riguardo ad ogni questione proposta con la costituzione di parte civile prevedente principalmente il pagamento alla firma dell’atto di 4.220 euro a titolo rimborso spese straordinarie sostenute dall’ente per supporto ad indagini ambientali, dell’importo di 4.775 euro a titolo di spese legali sostenute e da sostenere dall’ente, della somma di 11mila euro entro 30 giorni dall’ultimazione di lavori quale contributo alla realizzazione da parte dell’ente dello spostamento dell’area giochi nell’area verde sita in via Metauro, luogo limitrofo al sito nel quale si è verificato l’incendio».

La scelta della transazione deriva anche dal parere dell’avvocato Piccinini che «reputa opportuno e conveniente l’accordo transattivo, avuto riguardo al rimborso per intero delle spese vive sostenute dall’ente per supporto delle indagini ambientali e delle spese legali sostenute e da sostenere per l’assistenza e la costituzione di parte civile e alla realizzazione di un’opera a beneficio della collettività a sostanziale spesa dei privati nella zona dove si è verificato l’incendio, il tutto tenuto conto dell’esito incerto del giudizio data la particolarità degli interessi in gioco e ai tempi di conclusione dello stesso». Quindi via libera alla delibera che formalizza la revoca della costituzione di parte civile nei confronti degli imputati nel procedimento penale seguito all’incendio.
 

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Corriere Adriatico